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Verso le elezioni. Luigi Merli

| GROTTAMMARE - A colloquio con il candidato sindaco per il centrosinistra Luigi Merli.

di Giovanni Desideri

Molti lo conosceranno già per gli incarichi ricoperti e che tutt'ora ricopre nella Giunta Comunale di Grottammare: consigliere con delega al bilancio durante la prima Giunta Rossi e attuale Assessore ai Lavori Pubblici e al Bilancio. Ma le elezioni del 25 maggio lo vedono candidato alla carica più alta, quella di sindaco. Cerchiamo allora di conoscere meglio Luigi Merli: quarantasei anni, sposato, una figlia. Titolare insieme a due soci di una piccola azienda di vivaismo ortivo' (coltivazione e vendita di piantine di un mese e mezzo di vita). Da sempre appassionato di politica, da sempre a sinistra, mai iscritto ad un partito. 

Assessore Merli, in occasione della presentazione alla cittadinanza della sua lista 'Solidarietà e partecipazione' con la presenza del senatore Di Pietro, lei ha raccontato delle iniziali difficoltà che avete avuto a scrivere il programma nel vostro schieramento, a causa dell'impressione di aver fatto tutto.
È vero, è quello che abbiamo pensato per un attimo. L'impressione era dovuta al fatto che abbiamo realizzato, dati alla mano, più del 90% di quanto era nel programma presentato agli elettori in occasione delle due elezioni già vinte. Naturalmente al nostro insediamento il Comune veniva da un commissariamento, ma ciò non toglie che qualcosa' abbiamo fatto: abbiamo riqualificato Grottammare dal punto di vista estetico ed economico (quasi raddoppiando le presenze turistiche) e migliorato la qualità della vita dei suoi abitanti. Quanto poi a realizzazioni in termini di opere pubbliche', arredi cittadini, centri di aggregazione, recuperi edilizi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 

Devo concederle che molte opere sono state realizzate. Ma, a ben vedere, in alcuni casi non mancano le critiche, come quelle rivolte all'arredo del centro cittadino o alla stessa pista ciclabile Grottammare-Cupra. Quest'ultima deve ancora essere inaugurata, ma l'afflusso di persone già ha posto in risalto che non è abbastanza larga.
Diciamo questo: è chiaro che tutto poteva essere fatto meglio'. Non riteniamo di essere esenti da ogni possibile critica. Però non sono affatto d'accordo sui due casi che lei cita. L'arredo del centro cittadino può non piacere a tutti, ma se devo dire ho ricevuto i complimenti da parte di specialisti del settore, che conoscono opere analoghe realizzate in Italia e all'estero. Su questo, pertanto, aspetterei ancora un po' di tempo prima di ritenere definitivo il giudizio di tutti' o della maggior parte dei cittadini. Vorrei poi sottolineare come non abbiano fondamento anche altre critiche che riguardano questo intervento: per esempio la critica alla manutenzione e alla pulizia di quella zona, cose alle quali prestiamo un'attenzione certosina. Per ciò che riguarda invece la pista ciclo-pedonale' (e non ciclabile'), va detto che non potevamo realizzare un'autostrada e che in secondo luogo la zona con il ghiaino' è quella più propriamente riservata ai pedoni. Si tratta, lo ricordo, di una passeggiata da affrontare con le scarpe da tennis e non in abito da sera o con i tacchi. In ogni caso abbiamo riqualificato anche l'intero lungomare sud per i pedoni. 

Sul tema lungomare' cosa risponde alle recenti polemiche sulla sostituzione delle palme che non hanno attecchito? Dicono che il Comune abbia speso molto per questo.
Io stesso ho sentito voci di questo genere, falsissime. Sulla piantumazione di quelle palme esisteva una clausola in base alla quale l'eventuale sostituzione per non-attecchimento' (diciamo così) sarebbe stata a carico dell'azienda che andava a realizzare i lavori. E così è stato, salvo il fatto che se avessimo aspettato l'arrivo di nuove palme in zolla' avremmo allungato i tempi in maniera intollerabile. Abbiamo quindi proceduto alla sostituzione, ma con palme in vaso'. Questo e non altro ha comportato l'utilizzo di una parte del ribasso in base al quale l'azienda ha avuto l'appalto, con una spesa aggiuntiva, per il Comune, di 25.000 euro. Rispetto all'opera realizzata non credo che ci si possano muovere grossi rimproveri. E infatti cade anche la critica dei posti macchina che avremmo ridotto con il nuovo arredo: al di là della ferrovia sono disponibili e raggiungibili con facilità parcheggi che sono sempre liberi. 

Già, ma poi proprio per tutte queste realizzazioni molti accusano l'Amministrazione di cui lei fa parte di aver fortemente indebitato il Comune, rendendo difficile, con questo,  ogni futuro e ulteriore intervento pubblico.
Questa è una grossa falsità. I dati parlano più di ogni altra considerazione. La voce del bilancio che conta, al riguardo, è quella dei rimborsi mutui e interessi'. Nell'anno precedente al nostro primo insediamento il Comune aveva iscritto, per questa voce, una cifra di 2 miliardi e 100 milioni di lire, ciò che rappresentava il 20% circa dell'intero bilancio (11 miliardi circa). Oggi, considerando tutte le realizzazioni che sono state compiute e quelle che sono in fase di completamento, il Comune paga la stessa cifra, espressa in lire: 2 miliardi e 180 milioni, ma assorbendo con questo appena l'11% dell'intero bilancio. 

Magia bianca?
No. Consideri che abbiamo iniziato, con la prima Giunta, rinegoziando i mutui accesi precedentemente. Gli interessi sono passati da tassi del 12-13% agli attuali, del 6,50% in media. In secondo luogo, nell'attuale bilancio possiamo contare su risorse che non esistevano in precedenza o che non arrivavano agli attuali livelli: i proventi di alcune tasse (in linea con ciò che avviene in tutta Italia), i proventi della farmacia comunale, gli stessi bonus che abbiamo ricevuto, vorrei sottolinearlo, per aver prodotto dati di bilancio migliori di quanto ci fosse richiesto dal Patto di Stabilità. Oggi possiamo vantare un indice di indebitamento che è uno dei più bassi nelle Marche. Spero che questo ponga fine una volta per tutte a questo genere di falsità: noi possiamo continuare ad operare con i ritmi di questi ultimi anni. 

O magari lo faranno gli altri.
Bè, io credo che il nostro schieramento abbia maggiori possibilità di affermarsi alle prossime elezioni. La differenza con i nostri avversari la fanno le idee e la progettualità, che abbiamo espresso nel nostro programma.  

Cosa contate di fare per il commercio? I commercianti lamentano una drastica diminuzione del volume d'affari in centro', a vantaggio dei centri commerciali.
Noi possiamo dare degli incentivi in termini di infrastrutture, di arredi. Possiamo rendere più piacevole il centro per passeggiare, inducendo a guardare le vetrine'. Ma fatto questo restano due problemi: il primo è l'imprenditorialità stessa, l'offerta dei commercianti stessi, che oggi non può che essere specialistica e rivolta alla qualità. Su questo terreno un centro commerciale avrà difficoltà a competere. Ma oltre a specializzazione e qualità dobbiamo anche rilevare che una parte di Grottammare, la zona più a sud, è più vicina a San Bendetto che a Grottammare nord. Noi abbiamo cercato e stiamo cercando di rafforzare il legame tra le due parti con le strade e con le infrastrutture che si trovano a metà percorso tra le due zone: pensi a tutta l'area ex Ip', su cui stanno per sorgere un teatro e un parco di quasi un ettaro di estensione. 

Allora da assessore a sindaco? Perché votarla?

Per continuare la strada intrapresa e dare continuità alle nostre idee. Le cose che noi abbiamo fatto non erano e non sono 'alla portata di tutti'.

Auguri!
Grazie.

28/04/2003





        
  



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