Un amico prima che un politico. Un uomo sensibile prima che un rappresentante istituzionale.

Così Loredana Liverotti, la giovane disabile di Massa Fermana il cui caso era stato sollevato in consiglio regionale da Pino Ricci, ha voluto ricordare il suo amico. "Ho perso un amico. Non lo dimenticherò mai".

Le loro strade si sono intrecciate quando la giovane ha deciso di far conocere la sua storia al di fuori delle mura della sua casa.

"No, stavolta non me la sento". Con questa parole Pino Ricci aveva tuonato nell'aula del consiglio regionale il 26 febbraio scorso. Qualla frase, che era in realtà un monito a rimediare ad un atto ritenuto ingiusto, Ricci l'aveva pronunciata senza lasciar trasparire alcuna emozione, restando lucido e deciso.

Al vaglio dell'assemblea c'era un provvedimento di ridefinizione dei criteri per l'assegnazione dei sussidi per attenuare il disagio ai portatori di handicap. Quel provvedimento, però, se approvato, avrebbe reso più difficile la vita della ragazza. Era stata proprio Loredana a far presente tale stato di cose scrivendo una lettera, rispettosa ma dai toni decisi, a diversi personaggi politici del territorio, Pino Ricci compreso. Ed il vice presidente del consiglio aveva voluto leggere la lettera di quella ragazza proprio in aula annunciando il proposito di astenersi qualora l'atto non fosse stato modificato. Ricci chiese una modifica dell'atto in senso meno rigido e vincolante, ottenendo, un mese dopo, l'approvazione di un provvedimento ridefinito nel senso meno restrittivo da lui voluto e che permise, poi, la soluzione del caso sollevato.

E' stata la sua ultima vittoria, politica ma soprattutto umana.

"Non lo dimenticherò mai e mi auguro che nessuno voglia infangare la sua memoria", ha commentato Loredana. "Voglio ricordarlo per il bene che mi ha fatto e mi sento onorata di essere stata sua amica".