Minardi rivolge un invito ai giornalisti affinchè venga ricordato in positivo Pino Ricci
Ortezzano | Alla commemorazione erano presenti i familiari. "Grazie per le parole appena pronunciate". Dichiara il figlio Marco.
"Desidero esprimere un desiderio personalissimo ai giornalisti, che ci aiutino a fare in modo che Pino venga ricordato come uomo rigoroso, leale, pulito". Sono le parole conclusive dello intervento con il quale oggi il presidente del consiglio regionale delle Marche Luigi Minardi ha ricordato la figura di Pino Ricci, vicepresidente dell' assemblea suicidatosi venerdì scorso con un colpo di fucile al petto nella sua casa di Ortezzano
Al termine della sua commemorazione - alla quale erano presenti la moglie, i figli, i parenti più stretti, la segretaria particolare e gran parte del personale del consiglio regionale -, il consiglio, su invito dello stesso Minardi, ha osservato un minuto di silenzio.
"Stamane in aula sono state spese ottime parole e questo mi fa capire come mio padre fosse ben conosciuto". Con questa breve frase Marco, figlio maggiore del vicepresidente del consiglio regionale delle Marche Pino Ricci, uccisosi il 30 maggio, ha risposto ai giornalisti al termine della seduta consiliare nella quale, oggi, è stata commemorata la figura del genitore.
Marco ha preso parte alla seduta-cerimonia odierna insieme con la madre, il fratello minore Claudio, la sorella Daniela, accompagnata dal fidanzato, il cognato ,marito della sorella di
Ricci, e la segretaria particolare Giuditta Rotili, da tanti anni al fianco dell' uomo politico; assente, invece, Tiziana, la donna con la quale Ricci ha condiviso gli ultimi anni della sua
vita.
La seduta è cominciata con una stretta di mano, da parte di tutti i consiglieri, ai congiunti dello scomparso, e si è conclusa con l' intervento del presidente della giunta Vito D' Ambrosio. Dopo l' intervento del presidente Luigi Minardi e il minuto di silenzio osservato dall' aula in sua memoria, sono intervenuti una ventina di consiglieri. Fra i primi, i suoi colleghi dell' ufficio di presidenza del consiglio: Fabrizio Grandinetti ,che si è detto pessimista, perchè convinto che in breve gli animi insensibili dimenticheranno i valori sui quali oggi l' assemblea è stata costretta a riflettere dalla morte di Ricci, e Gilberto Gasperi ,che dopo avere ricordato le
competenze e le doti umane di Ricci, ha voluto rileggere un suo discorso a difesa dell' ex assessore regionale Bruno Di Odoardo, il cui nome in passato era affiorato nell' ambito di un' inchiesta su presunte responsabilità regionali nella vicenda degli aiuti italiani all' Albania). Sono poi intervenuti i capigruppo. Lidio Rocchi ha ricordato la capacità di dialogo di Ricci anche nei momenti di più accanita competizione politica.
Fausto Franceschetti ha rievocato la grande cultura politica e il forte senso dei valori democratici e delle istituzioni dello scomparso.
Marco Moruzzi, anch' egli molto emozionato, ha ricordato di avere sempre trovato in Ricci correttezza e lealtà. Francesco Massi ha messo in luce la grandissima preparazione e
l' eccezionale umiltà di Ricci; mentre Andrea Ricci ha rilevato come oggi sia una dote sempre più rara la capacità - che lo scomparso aveva - di non trascendere mai nei toni. Carlo
Ciccioli ha fatto il ritratto di una persona riservata, ma più sensibile ed emotiva di altre.
"La famiglia - ha aggiunto - accetti la sua decisione di non continuare a vivere, perchè per
lui, in questo momento, in cui forse non ne aveva la forza, era del tutto inaccettabile il dover essere, anche per un breve periodo, al centro di insinuazioni"
Cesare Procaccini ha ricordato come l' apporto di Ricci fosse «impagabile, dal punto di vista umano e stituzionale". Luigi Viventi ha messo in luce i tre valori trasmessi da Ricci ai colleghi: stile, compostezza e competenza. Roberto Giannotti ha ammesso di sentirsi "sconvolto, in senso positivo"dal tono della seduta odierna, in cui "il consiglio - ha detto - ha espresso il meglio di se stesso". Marco Luchetti ha voluto sottolineare la sicurezza e la determinazione di Ricci, però costantemente accompagnate da una "sensibilità, forse a volte nascosta, ma sempre molto profonda». "Tanti anni di politica - ha notato - non lo avevano portato al disincanto".
Nella seduta sono intervenuti anche vari altri consiglieri, legati da particolari rapporti
d' amicizia con lo scomparso.
Franca Romagnoli, rivolta ai figli di Ricci, li ha esortati a pensare che non c' è causa, se non l' irrazionalità della depressione, per la quale un padre può pensare di lasciare orfana la prole. «Rinnovati nel nostro atteggiamento - ha aggiunto -, dobbiamo far sì che egli prosegua la sua opera attraverso di noi». Gianmario Spacca ha insistito sulla «profonda snsibilità e la capacità di analisi di Ricci» esprimendo «sofferenza per non avere potuto fare nulla per impedire ciò che è accaduto» e sollecitando l' aula ad accrescere l' impegno per un miglioramento personale e dei reciproci rapporti. Remigio Ceroni, anch' egli faticando per l' emozione, ha ricordato le qualità di Ricci, che gli hanno permesso di emergere, pur partendo da una piccola realtà periferica. Giulio Silenzi ha parlato della forte simpatia che lo legava a Ricci e dell' amicizia sviluppatasi negli anni, dipingendo il ricordo dell' ultimo comizio insieme soltanto due settimane fa. Stefania Benatti ha osservato che la vicenda di Ricci stimola il consiglio a dare il meglio di sè, per il privilegio d' essere sede chiamata a tracciarne il ricordo in
nome di tutta la comunità regionale.
Ottavio Brini ha osservato che Ricci «non è stato sconfitto nè dalla depressione nè dalla magistratura», ma che "è la politica a uscire, in questa fase, battuta, per l' imbarbarimento che oggi ha superato la soglia dell' emergenza".
Silvana Amati ha rievocato lo scomparso come «un giovane dai capelli bianchi, eterno ragazzo nell' animo». Dopo Pietro D' Angelo, Adriana Mollaroli ha voluto commemorare Ricci con una frase di Cesare Pavese, pure lui morto suicida: "perdono tutti e a tutti chiedo perdono, va bene, ma non fate troppi pettegolezzi".
Al termine degli interventi, il presidente dell' assemblea Minardi ha consegnato a Marco Ricci la trascizione degli interventi della mattinata, annunciando che la figura del
vicepresidente verrà ricordata anche in una seduta del consiglio provinciale di Ascoli Piceno convocata dal presidente Ubaldo Maroni per il 10 giugno alle 19:30
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04/06/2003
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Kevin Gjergji