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Dal Tibet ad Amandola, omaggio alla Sibilla Appenninica e alla Terra

Amandola | Al via domani il XX Festival Internazionale della Terra delle Sibille. Fino al 31 agosto teatro, musica, danza: in cartellone Monaci Tibetani e Kataklò.

di Redazione

Giovani emergenti nello spazio rococò: il 27 apre Filippo Graziani
Da domani fino a domenica 31 agosto il misterioso mondo delle Sibille tornerà ad avvolgere Amandola. 

E' dedicata alla Sibilla Appenninica e alla Terra la XX edizione del festival internazionale della terra delle Sibille. Teatro, musica, danza e poesia avranno come palcoscenico, oltre ad Amandola, gli spazi più suggestivi della Comunità Montana dei Sibillini e gli angoli più pittoreschi del Parco nazionale dei monti Sibillini, considerati il 'Tibet italiano'.

E proprio dieci Monaci Tibetani chiuderanno l'edizione 2003 del festival - domenica 31 - con un concerto in quota, a 1.540 metri sul monte Sibilla, seguiti dalla cantante tibetana Sonam Palkyi, che si esibirà davanti all'antro della Sibilla a 2.173 metri.
 Con la direzione artistica, per il quarto anno consecutivo, del light and show designer pepimorgia (regista dei concerti di Fabrizio De André, Elton John, Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, solo per citare alcune delle sue collaborazioni, nonché direttore artistico per l'Italia delle Olimpiadi Culturali di Atene 2004), il Festival animerà il centro medievale di Amandola (500 metri sul livello del mare, a 43 km. da Ascoli Piceno, 4.000 abitanti) con spettacoli che vanno dal teatro di tradizione a quello contemporaneo.

E prima di mezzanotte, ogni sera largo ai giovani musicisti marchigiani nello spazio rococò: si comincia mercoledì 27 agosto con Filippo Graziani, cantante e chitarrista come l'indimenticato papà Ivan.
    Alla Terra saranno dedicati gli spettacoli previsti sabato 30 in piazza Risorgimento: "Up" del Kataklò Athletic Dance Theatre, la compagnia italiana di danzatori-atleti, è un'opera dedicata alla montagna. Gli Atmo, compagnia di teatro all'aperto, prendono invece spunto dalla grande tradizione rinascimentale e utilizzano la piazza come palcoscenico naturale, rivalutandone il concetto di agorà.

    Sul palco del Teatro "La Fenice", restaurato e riaperto nel 2002 grazie alla Fondazione Carisap, si succederanno da domani Vittorio De Scalzi con "Il suonatore Jones" (omaggio a De André), spettacolo (ore 21) per il quale si registra già il tutto esaurito; Marco Poeta e Francesco Di Giacomo con il Fado portoghese, gli spettacoli "Braccianti" di Armamaxa e "Una piazza d'Italia" di Macchine Teatrali, il Piccolo Coro Amadeus e l'ensemble di archi dell'orchestra Ars Musica. E direttamente dal XIX Festival "Cabaretamoremio" di Grottammare arriverà il vincitore, Domenico Lannutti, con le sue "Riflessioni di un uomo che non fa niente e non vorrebbe fare neanche quello!".

Il Chiostro di San Francesco sarà la scena della proposta teatrale dei sodalizi Zimmer Frei e S.d.a.i., nonché della musica dell'austriaco Christian Rainer e del percussionista senegalese Badu N'Diaye (collaboratore di Renato Carosone, Pino Daniele, Tullio De Piscopo) accompagnato da splendide danzatrici. Agli artisti di strada del Circo Immaginario il compito di intrattenere il pubblico nelle vicine località del Parco dei Sibillini: Comunanza, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montemonaco, Santa Vittoria in Matenano e Smerillo.

Vittorio De Scalzi

26 agosto 2003 – Amandola, Teatro La Fenice, ore 21

Vittorio De Scalzi, polistrumentista e cantante, fonda i New Trolls a Genova nel 1967 ed è autore di tutte le canzoni del gruppo. Dalla collaborazione con i grandi autori (De Andrè, Bindi, Dalla, Zero, Fossati, Baglioni) a quelle con le primedonne di casa nostra (Vanoni, Mina, Oxa, Bertè), alla sperimentazione tra rock e musica classica (Concerto Grosso I e II) ai grandi successi da Hit-Parade (Una miniera, Quella carezza della sera), "La storia dei New Trolls" ha accompagnato l'evoluzione della musica leggera in Italia. Oggi Vittorio De Scalzi, con i suoi nuovi compagni di viaggio, mantiene vivo il repertorio e la tradizione strumentale e vocale di un gruppo entrato di diritto nella storia del rock italiano.

Lo spettacolo
Per questa occasione, Vittorio De Scalzi e' "Il suonatore Jones", il personaggio creato da Edgar Lee Masters nella "Antologia di Spoon River" ed immortalato da Fabrizio De Andre' in "Non al denaro, non all'amore ne' al cielo". Per Masters e' il "Il Violinista Jones" che Fabrizio trasforma in Suonatore di Flauto, ma il filo che li unisce e' il medesimo: una vita trascorsa con la propria musica a rallegrare, consolare, commuovere. Sentimenti che Vittorio (che collaboro' alla realizzazione del disco) ricrea in questo spettacolo.

Novello "Jones" racconta e si racconta in un viaggio lungo piu' di trent'anni, dagli esordi con i New Trolls, in piena epoca beat, al periodo di "Senza orario, Senza bandiera" composto con De Andre', alla produzione per grandi artisti della scena musicale italiana. E, per concludere, in una sorta di "anima genovese" che ha sempre legato Fabrizio e Vittorio, trovano spazio alcune versioni delle piu' significative canzoni del cantautore ligure, da Bocca di rosa, a Creuza de Ma'. Accanto a De Scalzi, sul palco, Andrea Maddalone alle chitarre, Edmondo Romano ai fiati, Maurizio Lo Tito alle percussioni e Adriano Mondini oboe e percussioni. La regia dello spettacolo e'di pepimorgia.

I New Trolls nascono nel 1968, in piena epoca post beat. Singolare l'assemblamento del gruppo che avviene tramite l'inserzione su un giornale locale destinato ai giovani. A Vittorio si uniscono cosi Nico Di Palo, Gianni Belleno, Giorgio D'Adamo e Mauro Chiarugi, che lascerà il sodalizio due anni dopo e del quale in seguito non si sentirà più parlare. "Sensazioni" (retro "Prima c'era luce") e il debutto a 45 giri del complesso, che si impone al Festival di Rieti, trampolino di lancio per giovani talenti. Un miscuglio di psichedelia, romanticismo, liriche accattivanti li rende unici ed immediatamente riconoscibili.

Nel 1967 De Scalzi e compagni godono già di un discreto seguito, tanto da meritarsi l'onore di fungere da "apripista" ai concerti italiani della tournee dei Rolling Stones. La consacrazione arriva l'anno successivo, con il successo di "Visioni" presentata al Festivalbar e l'uscita del primo long playing, "Senza orario e senza bandiera". Per la musica italiana un evento storico, perché si tratta di uno dei primissimi esperimenti di concept album. Il sound è fresco, accattivante, le canzoni (attualissime anche oggi) godono di un maiuscolo supporto musicale e delle liriche di Fabrizio De Andre'.

Il 1969 e un anno importante nella storia dei New Trolls, che si mettono in luce al festival di S.Remo con "Io che ho te" e sulla scia del successo conseguito, collezionano una serie di primi posti nella hit parade con brani ormai leggendari, "Davanti agli occhi miei", "Una Miniera" e altri singoli diventano veri inni delle giovani generazioni e sono le perle dei "New Trolls".

L'anno successivo, dopo l'apparizione a S. Remo con "Una storia" esce "Concerto grosso", prima straordinaria miscela di rock e melodie classiche, realizzato in collaborazione con Luis Bacalov, il disco diventa immediatamente l'ennesimo "punto fermo" della storia del rock, ma i New Trolls anziché adagiarsi su un comodo e ormai illimitato successo, si spingono ancora più avanti nella tortuosa strada della sperimentazione.

Da lì, ogni nuovo lavoro e stato regolarmente salutato dal numero sempre crescente di sostenitori. Da qualche tempo, dopo l'uscita dal gruppo di Gianni Belleno, alle percussioni e' stato chiamato Alfio Vitanza. A dicembre del 1995 entra nel gruppo Roberto Tiranti. Nel 1996 partecipano al Festival di San Remo con Umberto Bindi interpretando la canzone "Letti" scritta da Renato Zero e Umberto Bindi. A Gennaio 1998 Nico Di Palo, a causa di un brutto incidente automobilistico, gravemente provato esce dal complesso.

A seguito di ciò entrano nel gruppo Andrea Maddalone (ex chitarrista di Anna Oxa) e Mauro Sposito (cantante chitarrista di grande talento). In questa nuova formazione Vittorio De Scalzi, fondatore dei "New Trolls", mantiene viva la tradizione vocale del gruppo, e il nome si evolve in "Vittorio De Scalzi La Storia dei New Trolls". 

www.vittoriodescalzi.it

Domenico Lannutti
26 agosto 2003 – Amandola, Teatro La Fenice, ore 21

            Studia presso la scuola di Teatro del Teatro Dehon diretta da Nino Campisi (Bo), frequenta il Laboratorio comico Permanente diretto da Bruno Nataloni, Corrado Nuzzo e Sandra Cavallini (Bo), dove approfondisce le tecniche della Commedia dell'Arte, Istrionismo Comico e Cabaret. Segue il percorso formativo sul teatro comico e fisico con P. Radice (tecniche della costruzione del personaggio, del buffone, del giullare, e del clown teatrale). Approfondisce lo studio della voce con Stefano Zuffi Ombretta Franco e Barbara Valentino (Teatro della Voce Bologna). Segue una serie di seminari sul metodo Strasberg/Stanislavki e script analysis con Vincenzo Attingenti e Michael Margotta (The Actor's Center - Roma).

            E'autore insegnante ed interprete di Teatro Cabaret, attualmente è anche impegnato in un duo comico, con Bruno Nataloni, e nella "Compagnia degli Gnorri"capitanata da Natalino Balasso, (Zelig-Milano).

Teatro

-"La bisbetica domata " di William Shakespeare, regia Guido Ferrarini, Teatro Dehon di Bologna.

-"Giulietta e Romeo" di William Shakespeare, regia Guido Ferrarini, Teatro Dehon di Bologna.

-"Il Cardinale Lambertini" di Alfredo Testoni, regia Luciano Leonesi, Teatro Dehon di Bologna.

- "Il Parcheggio"di M. Corrado e D. Zanotti, regia Nino Campisi, Festival "Bologna Sogna 1995".

-"La piazza dello sfogo" spettacolo comico scritto diretto e interpretato da Domenico Lannutti e     Antonello Pinto.

-"Gnorri(!)" spettacolo comico scritto e diretto da Natalino Balasso con Bruno Nataloni  Corrado     Nuzzo Rita Pelusio Domenico Lannutti (Zelig-Milano).

-"Dammi il tuo cuore, mi serve" commedia scritta e diretta da Natalino Balasso con Natalino Balasso Bruno Nataloni Corrado Nuzzo Rita Pelusio Domenico Lannutti 

Cabaret
-"Kaospoppin" spettacolo comico scritto diretto e interpretato da Bruno Nataloni e Domenico Lannutti
-"Riflessioni di un uomo che non fa niente e non vorrebbe fare neanche quello!" spettacolo comico di e con Domenico Lannutti
Cortometraggi
 -"The picture" Regia di Filippo Clericuzio

Concorsi
-vincitore "CONCORSO DI CABARET AGRATE ESTATE" ed. 2003
-vincitore "CABARET AMORE MIO" Grottammare ed. 2003.   

 

 

E-mail: domenicolannutti@tiscalinet.it

25/08/2003





        
  



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