"L'aria elettorale, ancora una volta, fa effetto sul sindaco che mostra un voltafaccia bello e buono sulla questione della Casa del Volontariato".

Il capogruppo dei Ds, Aronne Perugini, proprio non ci sta.

La risposta del primo cittadino alla sua sollecitazione affinchè ci si mobilitasse per avere la potes a Montegranaro non gli è proprio piaciuta. Tutt'altro. Perugini la considera senza mezzi termini come demagogica, propagandistica e strumentale.

E motiva le sue affermazioni.

"Il sindaco ha sempre sostenuto che la sede della Croce Gialla sarebbe stata la palestra Olympia. Anche quando questa minoranza caldeggiava e proponeva la creazione di un luogo specifico per ospitare le associazioni, l'amministrazione è rimasta ferma per anni sulla sua idea tanto che si davano anche dei tempi precisi, legati alla costruzione del palazzetto. Noi contestammo la tempistica, l'ubicazione, la soluzione che, secondo noi, era di facciata.

Ora viene a parlare di casa del volontariato: in questo modo certifica di aver sbagliato per cinque anni su questo fronte dopo aver ribadito, ufficialmente e in più occasioni, che il posto per la Croce Gialla era quello dell'Olympia. Una scelta, questa, che ha peraltro sacrificato la Croce Gialla costretta, in attesa, in un luogo inadeguato ed insufficiente".

La creazione della Casa del Volontariato, una struttura a servizio delle associazioni operanti nel territorio - ammette Perugini - è da tempo nei pensieri della minoranza di governo. Tant'è che si sono già fatti degli incontri con i vertici della Croce Gialla per discutere dell'idea proposta e che è in previsione, nei prossimi giorni, anche un incontro con la Protezione Civile.

"E' precisa volontà di questa opposizione affrontare la questione in linea con quanto sempre abbiamo sostenuto e sarà uno dei nostri primi punti progettuali da attuare in linea con il modo in cui si è operato a Porto Sant'Elpidio per la Casa del Volontariato".

"Il sindaco non può appropriarsi di idee che non gli appartengono e che non ha mai condiviso solo perchè, ora, si è arrivati in campagna elettorale!".