A preoccupare i sindacati è il decreto legge 173 del 2003. In esso sarebbe indicato "un processo di destrutturazione dell'Agenzia del Demanio, senza nessuna garanzia per il futuro dell'attività demaniale e dei lavoratori". Al contrario, i sindacati ritengono che "i livelli nazionali dell'agenzia [proseguano] nella strada dell'incertezza e della mancanza di linea strategica".

I lavoratori interessati in tutta Italia sono circa mille e seicento; il 25 ottobre scade l'opzione tra la loro permanenza nell'Agenzia ristrutturata e il trasferimento presso altre amministrazioni dello Stato.

Di fronte a questa situazione, i sindacati di categoria Cgil-Fp, Cisl-Fps, Uil-Pa e RdB-Cub Pubblico Impiego hanno proclamato lunedì 20 ottobre, insieme alla Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria), lo stato di agitazione dei lavoratori della filiale di Ancona dell'Agenzia e delle sedi staccate di Pesaro e Ascoli Piceno,  chiedendo la mediazione del prefetto.