Rimarrà aperta fino al 25 dicembre, presso la Saletta Rosa Spina di  Ascoli Piceno in Via S. Germano 3 la mostra dedicata Luigi Bartolini "A quarant'anni dalla sua scomparsa-incisioni"

A quarant'anni esatti dalla sua scomparsa, la proteiforme statura artistica di Luigi Bartolini, nato a Cupramontana nel 1892, riluce più che mai.
Proteiforme perché egli non fu soltanto pittore e soprattutto acquafortista di eccezionale elevatura, ma anche scrittore, poeta e insegnante.Lladri di biciclette, il film capolavoro del neorealismo, fu tratto da Zavattini e De Sica dal racconto omonimo di Bartolini.

Bartolini coltivò anche una forma di critica d'arte sempre connotata da una forte vena polemica, espressione di un intelletto deciso e indipendente come pochi. Oggi, anche se i suoi scritti dominanti da un panteismo lirico si leggono ancora con diletto, la sua fama resta legata all'attività di acquafortista la quale, accanto a quella di Giorgio Morandi, è unanimemente riconosciuta come la più significativa del 1900.

Nel corso della sua esperienza di incisore, iniziata nel 1909, l'artista marchigiano incise un migliaio di acqueforti, di esse, per sua stessa dichiarazione, ottocento sono esemplari unici, circa trenta hanno avuto una tiratura di trenta esemplari e solo da pochissime altre lastre ne trasse cinquanta. E anche noto che pochi giorni prima della sua morte fece biffare tutte le lastre che erano nel suo studio.

 Info telefax 0736258044 Orario da mercoledì a domenica 17.00/20.00 Portatile: 3387446500