"E' ridicolo che, all'improvviso, la Casa delle Libertà dichiari di avere intenzione di presentare il candidato entro dicembre quando, fino a poco tempo fa, si sosteneva che i tempi non fossero maturi per fare nomi. Con questa uscita palesano che la persona scomoda ero io".

Come volevasi dimostrare: è il pensiero dell'ex azzurro Elmo Postacchini che, davanti all'annuncio di qualche giorno fa dei suoi ex alleati, sente puzza di bruciato.

"Quando ero ancora in FI gli alleati sostenevano che prima di fare nomi si dovesse pensare ai programmi - commenta - ma mi sembra che ora le cose siano cambiate. Vorrei che spiegassero come si fa, in un mese, a scegliere un candidato e avere un programma quando, sei mesi fa, si diceva che i tempi non erano ancora maturi. Il fatto - incalza  - è che la Cdl ha messo in atto una manovra precisa per farmi fuori, e l'annuncio di ieri ne è la prova. Parlano di unità ma di fatto si ha solo un partito che egemonizzato tutti gli altri. Con tutto il rispetto per l'Udc, FI è oramai alla mercè di An che la fa da padrona e così sarà in vista del candidato. L'unico che poteva scalfire la leadership di An era Postacchini e si è fatto in modo di fargli terra bruciata attorno. E se si arriverà ad un candidato proveniente dalla società civile, sarà comunque succube di An".