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Ricci, l'ultimo del Grand-Guignol

Petritoli | In Giugno il nuovo corso dell'artista già parzialmente anticipato sul web

di Giancarlo Fabiani

L'attesa svolta artistica di Maurizio Ricci, drammaturgo, scrittore e comico, sarà finalmente tenuta a battesimo all'inizio dell'estate.

Il nuovo corso, -incentrato interamente sull'horror- prenderà vita nel saggio finale del Teatro Laboratorio-scuola d'arte drammatica a Monterubbiano (26 giugno) dove, in compagnia del direttore e affermato monologhista Demis Sobrini e degli altri attori diplomandi, verranno rappresentate riduzioni tratte dal duo Poe-Lovecraft.

Al Ricci toccherà il celebre "Caso del sig. Valdemar", classico senza tempo della narrativa statunitense del brivido. "E' un racconto meraviglioso -ha commentato- ma anche tra i più difficili da rappresentare. Sono felice di misurarmi nelle vicende create dal mio scrittore preferito. Nell'autunno invece tornerò a qualcosa di mio, sempre nel genere d'orrore, ma con più splatter, diciamo alla Grand-Guignol."

A proposito di scrittori. Ha anche terminato da qualche settimana il suo primo libro di racconti macabri provvisoriamente intitolato Sguardi infernali. La sua uscita è prevista per l'estate o subito dopo, a seconda se esso si avvarrà di un editore o di una più rapida autoproduzione.

Nel frattempo una chicca inedita è possibile leggerla sul sito www.raccontinellarete.it; si tratta di una breve trama di avventura: Il mistero sepolto. "E' la prima storia che ho scritto e pertanto la considero una sorta di prova nel passaggio drammaturgia-narrativa; vi ho provato lo stile e i climax angosciosi che ho poi messo a punto nel materiale horror successivo.

E' un buon racconto fantasy che però non poteva essere assimilato agli altri di ben altro genere. Comunque, anche se su internet, è la mia prima produzione letteraria resa pubblica."

19/04/2004





        
  



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