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Elezioni provinciali: i "big" tra i DS sambenedettesi invocano l'unità

San Benedetto del Tronto | "Non è tempo di diktat" dice Colonnella dopo la candidatura di Donati da parte della Margherita.

di Mimmo Minuto e Giovanni Desideri

Il centrosinistra non ha ancora espresso il proprio candidato alla presidenza della Provincia di Ascoli Piceno. Né è detto che ci sarà un unico candidato, vista la contrapposizione a sinistra tra DS e Rifondazione (rispettivamente Mandozzi e Rossi). Un nuovo fronte si è aperto nei giorni scorsi anche al centro, dopo che la Margherita è tornata a sostenere con forza la candidatura dell'attuale vice presidente del Consiglio regionale Sandro Donati.

Al momento l'unico dato certo nel centrosinistra è che il rebus appare di difficilissima soluzione. Nessuno fa un passo indietro. Pietro Colonnella è il primo ad essere preoccupato dalle divisioni e commenta così la decisa candidatura di Donati: "non è il tempo dei diktat. Io vedo il tempo dell'unità, non delle divisioni e delle rivendicazioni particolaristiche. Ci vuole un candidato comune per il centrosinistra".

L'assessore regionale al bilancio Luciano Agostini tende una mano agli alleati del centrosinistra: "ancora si sta discutendo, ma spero che tra qualche giorno si riesca ad avere qualche elemento in più. Anzi, sono sicuro che la sintesi si troverà". E sembra temere di più il confronto con Rifondazione: "la Margherita da tempo propone al tavolo della coalizione la candidatura di Donati. Noi abbiamo un altro autorevole rappresentante che è Mandozzi. Io spero che tra qualche giorno si possa trovare tra di noi una sintesi da portare al confronto con Rifondazione Comunista".

L'ex sindaco di San Benedetto Paolo Perazzoli spera che "alla fine prevalga il buon senso e si arrivi a una candidatura unitaria. Sono convinto che entro questa settimana si arrivi a una soluzione positiva, per confermare il centrosinistra alla guida della Provincia".

Salomonico, infine, Gino Troli: "ognuno è padrone di fare le proprie candidature e di fare le proprie scelte. Sono molto preoccupato perché la scelta del candidato presidente sta diventando una telenovela senza fine. Ho la sensazione che se il centrosinistra vincerà sarà per il suo progetto politico, indipendentemente dal candidato presidente".

Non mancano voci in base alle quali le segreterie nazionali dei partiti politici avrebbero già stretto un "patto di ferro". Rifondazione aveva tre candidature in ballo alle prossime provinciali, tra Napoli, Novara e Ascoli Piceno. Non avendo ottenuto le prime due, la terza sarebbe addirittura la condizione per un'alleanza "organica" alle prossime politiche. Ma un'imposizione dall'alto per la Provincia di Ascoli potrebbe rendere necessario molto Diger Selz. Proprio al centro.

20/04/2004





        
  



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