Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

"Città solidale" critica il piano attuativo di via Medi.

Porto San Giorgio | Le quote di Erp ammassate solo in alcune zone, aumento delle volumetrie sono queste le critiche principali rivolte all'amministrazione da "Città solidale", che proprio questa sera discuterà e voterà il piano attuativo in Consiglio.

di Alessio Carassai

"Città Solidale - ha commentaro Vittorio Di Nicola - riunitasi per esaminare la gestione dell'urbanistica cittadina, ha voluto esprimere la propria preoccupazione per il ripetersi di provvedimenti gravemente penalizzanti per la collettività. L'attuale amministrazione che impropriamente ed abusivamente si autoproclama di centrosinistra mostra chiaramente la tendenza a ricalcare l'indirizzo segnato dalla precedente amministrazione di procedere, utilizzando lo strumento di varianti specifiche, alla disarticolazione sistematica del Prg del 1998, privilegiando oggettivamente interessi di singoli privati a detrimento di quelli della città". 

Nell'elenco delle critiche i rappresentanti di "Città Solidale" indicano la variante per la Zpu del Consorzio Agrario, considerata vistosamente peggiorativa perfino di quella elaborata dal centrodestra, il Borgo Marinaro e la spiaggia, la prima considerata con effetti devastanti per la conservazione della residua parte dell'antica maglia urbanistica. 

"Oggi l'amministrazione - ha continuato Di Nicola - si appresta a varare un piano attuativo privato per la zona di Via Medi, che invece di perseguire l'urgente e indispensabile riordino della disarmonica urbanistica del quartiere Santa Vittoria, ne accresce, al contrario, il già insopportabile degrado.
L'inconcepibile ed avvilente assecondamento della scelta del centrodestra di concentrare in quelle aree pressochè l'intera quota di Erp, eliminata da altre zone lasciate alla speculazione dei privati, determinando così una inammissibile ghettizzazione delle fasce meno abbienti con imagginabili ricadute negative sul contesto sociale cittadino.

Ciò si traduce in una edificazione di ben 8975 metri quadri
 a fronte dei 3210 mq previsti dal Prg del 98 ed è destinata ad un ulteriore e consistente aumento nell'assai probabile eventualità dello spostamento in altra località di un impianto ad alto rischio. Come al solito l'amministrazione in carica tenta di giustificare l'iniziativa con l'alibi di dover rispettare le previsioni introdotte dalla variante approvata dal centrodestra per non ledere presunti diritti quesiti dei proprietari delle aree.

Ma si tratta di un argomento del tutto inconsistente considerendo che preminenti interessi pubblici legittimerebbero pienamente l'eliminazione dei deleteri effetti della variante introdotta dalla amministrazione precedente e che tali interessi ben potrebbero realizzarsi attraverso un Peep, che consentirebbe all'Ente pubblico di gestire e controllare direttamente l'assegnazione e l'edificazione delle aree così acquisite garantendo il contenimento dell'edificabilità nei limiti dell'effettiva necessità e le aspettative degli assegnatari attraverso trasparenti graduatorie pubbliche, sottraendo l'operazione alla speculazione che nè deriverebbe con il ricorso a ben noti marchingegni da parte di gruppi operanti sotto la copertura dell'edilizia convenzionata".

21/04/2004





        
  



5+4=

Altri articoli di...

ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji