La bestemmia in tv
| ROMA - Non bastano né scuse né giustificazioni perché ormai dire parolacce nelle dirette televisive è diventato un vezzo.
di Redazione Papaboys
Non ci bastano le scuse né della direzione della rete (Italia 1) né della società produttrice (la Endemol) per la violenta bestemmia pronunciata martedì scorso, da Roberto da Crema, uno dei partecipanti al reality show "La fattoria". Non ci bastano né scuse né giustificazioni perché ormai è diventato un vezzo dire parolacce nelle dirette televisive senza che alcuno s'indigni.
Non molti anni fa, durante una trasmissione della Rai, l'attore Mastelloni bestemmiò e le puntate successive del programma non andarono più in onda. Oggi siamo alla presenza di una conduttrice che finge di non accorgersi della bestemmia, è richiamata da un'ospite, presente in studio e tenta di mitigare o ridimensionare la gravità dell'atto. Il Codacons ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica. Per noi, più delle carte bollate, hanno valore l'educazione, il rispetto delle persone che assistono al programma e che ascoltano, molti dei quali con un sentimento religioso che non può essere offeso.
Anziché scusarsi dopo, sarebbe bene che gli organizzatori delle trasmissioni televisive valutassero con molta attenzione le persone da invitare, specie quando non si registra. "Il bello della diretta" dice uno slogan forse troppo usato. Possiamo convenire solo a condizione che la diretta non sia un'occasione per sfoghi personali, per manifestazioni d'isterismi e di maleducazione.
|
26/04/2004
Altri articoli di...
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji