Passeggio domenicale con presentazione dei candidati. Da circa due ore si è concluso in viale Secondo Moretti a San Benedetto il comizio di Oriano Giovannelli, sindaco di Pesaro in scadenza (dopo 12 anni), candidato dei DS alle europee nella lista “Uniti nell’Ulivo per l’Europa”.

 

Giovannelli è stato presentato dal segretario comunale dei DS Stefano Greco e dal coordinatore comunale dell’Ulivo Giovani Gaspari. Prima uscita pubblica anche per i candidati consiglieri alle provinciali: Pietro Colonnella, presidente uscente della Provincia, candidato nel collegio I (sud), la dottoressa Palma Del Zompo (nord) e la dottoressa Margherita Sorge (centro). Assente il candidato presidente alla Provincia di Ascoli Massimo Rossi per impegni legati alla campagna elettorale, a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio . Il comizio è terminato alle 8 in punto (dall’altoparlante “Viva l’Italia” di De Gregori).

 

Nel corso degli interventi sono stati affrontati temi come le politiche locali, nazionali e internazionali e questioni di attualità. Critiche alle amministrazioni di centrodestra e al governo nazionale: una vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni sarebbe un “avviso di sfratto all’amministrazione comunale” secondo Gaspari e una “pagella al governo Berlusconi attraverso le europee” secondo Greco. Per Giovannelli, infine, “Berlusconi dovrà fare le valigie il 14 giugno”.

 

Intervento introduttivo affidato a Stefano Greco, che ha parlato dell’impegno della sinistra per un’Europa come “fattore di stabilità” nel mondo, esprimendo riprovazione per la guerra in Iraq, le torture, le bugie intorno alla prima e alle seconde. Greco ha anche ricordato l’altra candidatura “marchigiana” alle europee nella lista “Uniti nell’Ulivo”, quella della parlamentare europea uscente Luciana Sbarbati.

 

Margherita Sorge ha parlato di “emergenza democratica, sociale e politica” che l’Italia sarebbe attraversando e del suo personale impegno “affinché si viva sempre meglio nella nostra provincia”. Palma Del Zompo si è soffermata sullo studio come fattore di emancipazione sociale (“la riforma Moratti non aiuta i genitori a far studiare i figli”). Colonnella ha parlato della necessità di dare “una prospettiva al nostro territorio, alla sua economia e ai giovani”, citando alcune realizzazioni della sua amministrazione provinciale, come l’impegno per l’università o i progetti di formazione promossi negli ultimi anni “a favore di duemila diplomati e laureati” (con fondi dell’Ente e della Comunità Europea). Ha quindi attaccato le amministrazioni locali di destra che avrebbero condotto “alla stasi e alla depressione città come Ascoli e Fermo”.

 

Giovanni Gaspari ha parlato dell’amministrazione comunale di San Benedetto, ironizzando sul sindaco Martinelli, “impegnato in questi anni a dirigere il traffico: quattro assessori sostituiti, cinque consiglieri di maggioranza passati ad altra collocazione politica, schieramento della “Lista Martinelli” completamente svuotato”. Gaspari ha chiesto un voto “che sia una spallata a questa amministrazione”. Infine le elezioni provinciali (Gaspari è coordinatore politico della campagna elettorale di Massimo Rossi), per le quali ha parlato di “unità del centrosinistra sui programmi”.

 

Da ultimo il lungo e articolato intervento di Giovannelli, sulle “difficoltà economiche dei pensionati, delle giovani coppie, del ceto medio, che non arriva più a fine mese. Oggi, per la prima volta dal dopoguerra, i genitori non sono più sicuri che i loro figli avranno un lavoro e una condizione di vita migliore di quella di partenza”. Accuse alle amministrazioni locali di destra (“qui potete misurare concretamente la differenza tra destra e sinistra: oggi San Benedetto non conta più nulla nella Regione Marche”) e al governo nazionale per i “continui attacchi alle pensioni, alla sanità, alla scuola pubblica”. Giovannelli ha infine presentato le sue proposte a partire da una citazione di Roosevelt (“dobbiamo aver paura solo della paura”): “l’Europa come grande realtà per poter contare nel mondo, sulle grandi questioni, contro l’unilateralismo degli Stati Uniti”. Citati i temi della fame, dell’inquinamento, dello stesso europeismo (“la destra vive l’Europa come un obbligo, noi come un’opportunità”).