"Colpendo la sede di Rifondazione Comunista di Grottammare, partito nel quale sono iscritto, si voleva dare un segnale preciso nei confronti di questa candidatura, e della scelta del centro sinistra". Così Massimo Rossi ha commentato a caldo l'atto teppistico effettuato ieri notte presso la sede di Rifondazione Comunista a Grottammare. "Siamo molto preoccupati – ha continuato Rossi - io ho cominciato a fare politica nei primi anni 70, e in quegli anni ne sono successe parecchie ma qui a Grottammare un fatto del genere non lo ricordo".

 

Anche l'assessore Stefano Fabbioni, uno dei primi ad accorrere sul posto, ha espresso tutta la sua preoccupazione: "Noi che facciamo politica da parecchi anni non ricordiamo un fatto così gravemente inaudito nella nostra zona. Nemmeno negli anni di piombo, e secondo me è evidente che si è voluto colpire questa sede per accanirsi contro la candidatura di Rossi alla presidenza della Provincia".

 

Ad esprimere la solidarietà verso Rossi, ed a condannare il gesto c'era anche Raffaele Rossi, candidato consigliere per Alleanza Nazionale: "E' incredibile, un gesto così può soltanto essere condannato. La violenza con cui queste persone si sono scagliate contro i locali di Rifondazione mi fa pensare che si tratti di vandali che hanno agito sotto l'effetto di qualche droga".