Tutto bloccato. Ascoli non proclama nessun vincitore. Non è chiaro chi dovrà essere il primo cittadino della città.

Il presidente, il Dottor Lorenzo Falco, dell’ufficio elettorale centrale ha esaminato i verbali delle preferenze attribuite ai candidati sindaco. Dall’esamina sono emersi dati sconfortanti per l’andamento delle elezioni amministrative della nostra città.

Errori di forma, correzione su correzioni, cancellature, conti che non tornano, il numero delle preferenze maggiore del numero delle schede elettorali. Eclatante il verbale della sezione 31 lasciato in bianco. Il presidente di tale sezione G.G. chiamato a rendere conto dice: “i dati li ho a casa”.

Le sezioni sotto accusa dopo la verifica sono: la 17 con il verbale dichiarato illeggibile, discordante e incomprensibile; la 22 con il verbale dichiarato illeggibile; la 28 con il verbale dichiarato discordante e incomprensibile; la 31 con il verbale in bianco.

Dopo molte ore di discussione e di calcoli la seduta si scioglie con la richiesta, messa a verbale, del rappresentante della lista Di Pietro-Occhetto Dante Merlanghi: “nel prendere atto delle gravi irregolarità riscontrate dall’ufficio chiede allo stesso l’eventuale opportunità di non proclamare l’elezione del sindaco”. La seduta è stata rimandata per il giorno 17 giugno 2004 alle ore nove di mattina presso la scuola elementare Sant’Agostino, seggio elettorale numero uno della circoscrizione centro storico.

Il numero delle preferenze assegnate ai candidati sindaco sono: 17.013 a Piero Celani, 14.519 a Giorgio Rocchi, 818 a Davide Aliberti, 704 a Nazzario Agostini, 408 a Stefano Cannelli e 362 a Mauro Martini.

“Queste elezioni comunali sono state contraddistinte da una serie d’incongruenze, mancanze, inadempienze, schede mancanti e schede annullate. Il sindaco di questa città non dovrebbe essere eletto in questo modo – dice il rappresentante di lista di Rifondazione Comunista Ugo Cittadini – merita di meglio”.

Oggettivamente si sono riscontrate irregolarità e alcune di queste gravi, “ad Ascoli Piceno queste elezioni si sono svolte in un clima di improvvisazione e di irregolarità – dice il segretario dei DS di Ascoli Piceno Antonio Canzian – valuteremo nei prossimi giorni la decisione da prendere”.

In queste elezioni amministrative sono stati presentati tredici ricorsi e almeno quattro di questi sono stati presentati dai rappresentanti del centro destra.

Il voto disgiunto il problema più sentito e il centro sinistra presenta un ricorso proprio per mettere in evidenza quelle che sono state le incongruità, “entrambi i candidati sindaco hanno preso la preferenza nella stessa scheda elettorale. Ciò non può essere possibile” ribadisce Canzian.