C'erano solo loro due, Giovanni Martinelli e Franco Lattanzi, all'interno della sede elettorale nella quale si è ufficializzato l'apparentamento e firmato materialmente l'accordo.

Candidato sindaco e candidato vice sindaco davanti alla stampa, per dare conto dei termini dell'accordo.

 

"Un apparentamento che nasce con estrema facilità. La campagna elettorale mia e di Franco Lattanzi, e quando dico questo dico le rispettive coalizioni che ci hanno sostenuto, è stata all’insegna della trasparenza, del cambiamento, della condivisione degli obiettivi, del coinvolgimento del cittadino ma soprattutto di una inversione totale di tendenza nei confronti di una gestione amministrativa per quanto riguarda il rilancio delle attività cittadine, una progettazione del futuro di Sant’Elpidio a Mare.

Arrivare in questo momento a condividere il cammino che ci porterà ad amministrare la città nei prossimi cinque anni è un fatto conseguente e logico. La sottolineatura forte che vorrei fare è che i due candidati di questa ampia coalizione sono espressione della base civile di Sant’Elpidio a Mare. Non espressione della politica, di un patto della politica. Cinque liste su nove sono espressione della società civile che è ampiamente rappresentata. Accanto a queste c’è anche la politica.

 Sia il sindaco sia il candidato vice sindaco, che entrambi si sono posti al vaglio dell’elettorato ed hanno ottenuto un risultato all’elettorato, sono espressione di tale ampia società civile.

Al nostro elettorato ci rivolgiamo come vera, grande novità di questa competizione elettorale ma, soprattutto, come la vera grande coalizione che rappresenta gli interessi e la rappresentanza dell’ampia cittadinanza di Sant’Elpidio a Mare.

Voler trovare per forza – e mi rivolgo a chi è contro di noi – la forzatura politica, la collocazione politica solo perché non si abbiano argomenti per proporre alla cittadinanza il cambiamento che la cittadinanza chiede, il rinnovamento che chiede, significa solo ed esclusivamente dare segnali di cedimento e non aver argomenti.

Siamo convinti che l’elettorato capirà che è la nostra la vera novità, un elettorato che non farà politica, che non cederà alle lusinghe e ai tranelli di chi politica va sbandierando.

Già ieri c’era un volantino che circolava per il paese dove, in previsione di questo apparentamento, in cui ci si rivolgeva all’elettorato in un certo modo…

Non è assolutamente vero che qualcuno abbia dettato condizioni in quanto poltrone, spartizioni. E’ assolutamente vero il contrario. Questa coalizione di nove forze si è serenamente seduta attorno ad un tavolo trovando non un accordo ma un patto, un’intesa con una facilità tale da risolvere tutti i problemi con un assessore in meno. La nostra giunta sarà com’era una volta di sei assessori  non sette ed abbiamo trovato l’accordo con estrema facilità.

Abbiamo trovato un accordo sugli equilibri di squadra. Poi è chiaro che metteremo in campo le persone adatte. Sia chiaro: il sindaco vuole essere il sindaco di una coalizione e non un sindaco per se stesso. Prenderò una decisione sempre attorno ad un tavolo. Questo non vuol dire sfuggire alla proprie responsabilità ma voler fare un percorso comune.

Di progetti ne abbiamo anche troppi. Lavorare qui è facile perché entriamo in un comune caratterizzato dal nulla progettuale.

La mia soddisfazione, al di là del bellissimo risultato elettorale, la soddisfazione è di aver lavorato senza condizioni, senza condizionamenti e senza patti elettorali. Con Franco Lattanzi, con lo stesso entusiasmo lavoreremo. Non ci sono patti ne’ spartizioni. Anche nelle riunioni fatte non abbiamo avuto difficoltà a raggiungere un equilibrio. Siamo una coalizione serena, tranquilla, motivata, ottimista”.

 

“La parola perdere non fa parte del nostro lessico. Anche io mi auguro che molti benpensanti che abbiano votato politicamente l’altra parte ora giudichino la qualità della persona e del progetto esprimendo la preferenza sul mio nome. 

Siamo soddisfatti del patto che stiamo sottoscrivendo.

Mai ci siamo permessi di offendere, di denigrare, di parlare male degli avversari. Norberto Clementi e un carissimo amico che io stimo, questo ho detto in campagna elettorale e continuerò a dire. Spero che non si verifichino più cose indegne  come quelle che si sono verificate ieri con questo volantino. Un modo indegno di fare campagna elettorale. In modo anonimo e contro di me… Adesso ne risponderanno in procura. C’era un manifesto firmato dalla Cdl, loro hanno distribuito un volantino anonimo fuori dal periodo elettorale, firmandosi, contro di me. Queste sono le amarezze".