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Analisi del voto dell’ Ass. Regionale Luciano Agostini sull’affermazione del centro sinistra

Ascoli Piceno | "D.S. si afferma come il primo partito della provincia ascolana a dimostrazione della buona amministrazione e di una proposta politica unitaria, seria e responsabile"

di Luciano Agostini

Per chi fa politica da anni, come il sottoscritto, l’analisi del voto rappresenta sempre un momento di riflessione importante e da cui non si può prescindere al fine di capire le ragioni dei cittadini che, attraverso le urne, emettono giudizi e auspicano un’amministrazione della cosa pubblica in sintonia con le proprie aspettative.
 
Questo approccio, oggi, mi consente con viva soddisfazione di poter evidenziare un risultato straordinario del centrosinistra nella provincia di Ascoli Piceno. Il 12 e 13 giugno, oltre a riconfermare, con un’alleanza più ampia e sostenuta, il centrosinistra quale compagine di governo delegata a governare l’amministrazione provinciale, ha rappresentato un appuntamento importante attraverso il quale siamo riusciti a riconquistare ben 10 amministrazioni comunali, segno altrettanto tangibile di una estesa fiducia che i cittadini intendono verificare attraverso le nostre competenze nell’amministrare.
 
Il segnale certamente più forte e di risonanza viene dal territorio della Vallata del Tronto che ritorna ad essere realtà d’incontestabile e generale affermazione del centrosinistra registrando in numerosi comuni (Offida, Castel di Lama, Castorano, Colli, ecc.), percentuali altissime di consenso a dimostrazione che la buona amministrazione e una proposta politica unitaria, seria e responsabile, raccoglie adesioni in grado di poter consentire un rilancio programmatico-amministrativo necessario per il territorio.
 
L’azione del governo regionale ha rappresentato il segno tangibile di un lavoro volto a valorizzare e a rendere finalmente protagonista un territorio, come quello Piceno, spesso relegato ai margini dando di fatto piena operatività ad un riequilibrio territoriale da tanti paventato ma che, in verità, solo l’amministrazione regionale D’Ambrosio ha reso possibile.
 
 In questo quadro appare francamente incomprensibile l’analisi pre e dopo voto del coordinatore di Forza Italia Remigio Ceroni che prima urlava la vittoria nelle due province chiamate al voto come sicura ipoteca per la vittoria della CdL alle prossime elezioni regionali, e poi abbaia alla luna nonostante la caduta libera registrata dal suo partito, ormai relegato al servizio di An e UdC.  
 
L’affermazione dei Democratici di Sinistra, che torna ad essere il primo partito della nostra provincia, è risultata essere determinante non soltanto nei territori che hanno visto la vittoria della nostra coalizione ma anche in realtà più difficili come il comune di Ascoli Piceno dove, “pare”, non sia bastata una candidatura forte e autorevole come quella rappresentata da Giorgio Rocchi il quale con passione, carisma e competenza ha guidato una coalizione probabilmente in parte orfana di quelle caratteristiche politiche in grado di poter intercettare il voto moderato.
 
 Inoltre, visto che il presidente Berlusconi in questi giorni denuncia una missione oscura guidata dai “professionisti di brogli elettorali”, chiedo pubblicamente a Celani di poterlo invitare ad Ascoli dato che è l’unico comune che non è stato in grado di deliberare la proclamazione degli eletti entro i termini previsti.
 
 Sembra che anche il Senatore Ciccanti, esprimendo la volontà di riaprire le urne, la pensi come noi sulla vicenda elettorale ascolana e quindi lo invito a comunicarci una data per siglare la firma congiunta che ci consentirebbe di presentare un ricorso con una maggiore forza politico-rappresentativa. Temo, però, che Ciccanti non ci concederà nessuna data e nessuna firma. Temo che Ciccanti, ancora una volta, abbia usato la solita dialettica propagandistica fine a se stessa.  
 
Nonostante tutto, comunque, il centrosinistra oggi è chiamato ad una maggiore responsabilità dai cittadini della nostra provincia ed è per questo che continueremo a lavorare con lo stesso spirito di sempre convinti che la strada giusta sia quella di non decidere per i cittadini ma di farlo assieme a loro.

24/06/2004





        
  



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