Confronto tra i candidati alla presidenza della provincia di Ascoli Piceno
Ascoli Piceno | L'incontro è stato promosso e organizzato dal Resto del Carlino e il periodico La Verità
di Federico Biondi
La sfida, organizzata dal Resto del Carlino e dal periodico La Verità, si è svolta presso la sala Marco Scatasta del palazzetto della Comunicazione di Ascoli Piceno e ha visto la partecipazione dei candidati alla presidenza della provincia.
L'organizzazione, con un sorteggio iniziale, ha deciso l'ordine di risposta dei candidati al dibattito: Stefano Cannelli di Alternativa sociale, Gino Vallesi, Mario D'Emidio Repubblicano, Vincenzo Rosini Lega Nord sostituito da Stefano Gaetani vice coordinatore regionale di Lega Nord delle Marche, Gianluigi Scaltritti delle case della libertà, Massimo Rossi della coalizione del centro sinistra. Stefano Traini era assente.
L'incontro è iniziato con la presentazione dei candidati dopo di che si è dibattuto su tre temi importanti per la provincia: lavoro, infrastrutture e collegamenti viari, la questione Fermo.
Ogni candidato aveva a disposizione tre minuti per rispondere ad ogni singolo argomento. Nella seconda e ultima parte dell'incontro le persone presenti in sala, dopo essersi preventivamente prenotate, potevano porre delle domande ai candidati.
Il lavoro in una provincia in difficoltà. Dov'è finito il miracolo marchigiano?
Per Cannelli soli gli investimenti possono risollevare l'economia nel territorio provinciale. Investire nelle infrastrutture e nel sociale per uno standard di vita adeguato ad un paese come l'Italia, "nella nostra provincia manca una sanità adeguata".
Vallesi "il nostro territorio sarà rimodulato, quindi occorre accettarsi delle reali carenze professionali". Formazione professionale ha sostegno del rilancio economico, al fine di rendere appetibile il nostro territorio grazie a figure professionali preparate e competitive.
Un'amministrazione provinciale può fare poco per il lavoro, secondo Mario D'Emidio, ma la vicinanza di due centri importanti e diversificati come Ascoli e San Benedetto possono contribuire allo sviluppo economico.
Dello stesso avviso è Stefano Gaetani, ma puntualizza su l'eccessiva presenza dei centri commerciali nella provincia, "il nostro territorio vive prevalentemente di commercio e molte piccole attività commerciali hanno chiuso grazie ai centri commerciali - aggiunge - i centri commerciali mungono il nostro territorio e portano i soldi all'estero".
Gianluigi Scaltritti è per una valorizzazione dell'esistente, "la coesione del territorio con la creazione di uno spazio espositivo permanente che sia da punto di riferimento per gli artigiani, gli agricoltori e gli industriali della provincia di Ascoli Piceno".
"Il modello marchigiano è stata la nostra fortuna - dice Rossi - adesso bisogna lavorare per l'innovazione e lo sviluppo". Rossi spiega che un progetto economico deve migliorare anche la qualità della vita, quindi finanziamenti europei per aiutare gli artigiani, promozione culturale per il turismo, incentivazione del consumo dei prodotti agricoli locali e promozioni per le produzioni agricole.
Infrastrutture e collegamenti viari un tema complesso e dispendioso economicamente, ma necessario.
Cannelli "bisogna fare i conti con i finanziamenti pubblici". Vallesi "ripartiamo da dove Colonnella si è fermato - aggiunge - il Piceno punto di riferimento nel medio adriatico. Per D'Emidio la più grande infrastruttura è l'oasi la Sentina di San Benedetto e il Parco dei Monti Sibillini. Gaetani "progetti da portare avanti con qualsiasi maggioranza - aggiunge - la Sentina, parliamone oggi pensando ai nostri figli".
Scaltritti gia si è operato in parlamento per la provincia picena, il piano sta andando in consiglio, "statalizzando la Piceno Aprutina la provincia sarà sgravata dai costi". Rossi "non bisogna essere parlamentari per fare degli interventi sul territorio - aggiunge - io, da sindaco, ho inaugurato il casello autostradale di Grottammare. Occorre individuare le priorità: metropolitana di superficie, la mezzina e il casello di Porto Sant'Elpidio".
Concorrere alla presidenza di una provincia divisa.
Cannelli, "è il mio primo impegno politico - alza i toni - si sono soddisfatti gli appetiti politici senza tener conto delle esigenze della popolazione, i nostri senatori ci delucidino". Vallesi, "propongo un anti-doping, la droga politica è entrata in quest'argomento - aggiunge - il nostro territorio sarà piccolo ma abbiamo tutti i numeri per far bene".
D'Emidio "nel 2005 saranno costituite quattro province in Sardegna - aggiunge - noi sistema Ascoli-San Benedetto, loro Fermo-Amandola? Chiederanno collaborazione". "La Lega Nord ha dato il suo apporto affinché si realizzasse la provincia di Fermo - dice Stefano Gaetani - non si metterà mica un muro all'altezza di Pedaso?".
Scaltritti fa notare che il territorio fermano è stato trascurato, "finché lo sviluppo andava autonomamente e bene (il miracolo marchigiano) non c'erano problemi, con la concorrenza globale e l'apertura dei nuovi mercati sono emerse le lacune di un territorio trascurato dalle istituzioni - aggiunge - adesso bisogna gestire la divisione territoriale che avverrà con la presenza di un commissario. Stiamo parlando del futuro di tutti noi".
"Sarà un mandato storico - dice Rossi - lavorare per far sì che le ragioni dell'unione prevalgano sulle ragioni della separazione anche se i due territori, strada facendo, si separeranno strutturalmente".
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09/06/2004
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