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Max Gazzè in concerto a Civitanova

| CIVITANOVA MARCHE - A CivitaMusicaNova, Summer edition.

Dopo i Black Rebel Motorcycle Club, la rassegna "CivitaMusicaNova / summer edition"- promossa dall¹Assessorato allo Spettacolo del Comune di Civitanova Marche e dai Teatri di Civitanova in collaborazione con le società TVB Produzioni e Anno Zero - propone sabato 24 luglio un altro importante appuntamento musicale ad ingresso gratuito.

Sul palco di Piazza XX Settembre di Civitanova Marche tubi in plexiglass pieni di fumo e strumenti anni '60 per "Un giorno" in tour di Max Gazzè.

Il tour segue di poco l¹uscita del nuovo album, "Un giorno", un disco nato con una forte impronta live: registrato senza sovrincisioni, cattura la straordinaria sinergia che Max ha saputo costruire con i Peng, la sua affiatatissima band. Gli arrangiamenti dei brani proposti in concerto valorizzano la forza e l¹energia che si sprigiona sul palco dando vita a un sound compatto, robusto e solare, che non ricorre mai a basi o altri orpelli tecnologici.

Gazzè e i Peng (ovvero Piero Monterisi alla batteria, Emanuele Brignola al basso, Francesco de Nigris detto ³il Negro² alle chitarre e Gianluca Misiti alle tastiere) adottano la stessa strumentazione anni Sessanta e Settanta con la quale hanno registrato il disco, strumenti che hanno un suono più caldo, con una gamma di armoniche molto più ampia. Nel concerto si alternano con agilità parti strumentali molto vibranti, quasi psichedeliche, e momenti più lievi, costruiti per divertire. Essenziale anche l¹allestimento: unici elementi scenografici presenti sul palco sei grandi tubi in plexiglass pieni di fumo illuminati da luci cangianti.

L¹alba di "Un giorno" è sorta una decina d¹anni fa, quando Max Gazzè era ancora un nome che girava tra i locali romani e poco più. Ma con lui suonavano già gli stessi musicisti con i quali ha scritto e prodotto il suo nuovo album. Un giorno si presenta così: un sound compatto, robusto e solare. Al quinto lavoro discografico ­ il primo pubblicato con la Emi Music - Max scrive, produce e suona un disco insieme alla band di sempre ed esprime in questo lavoro collettivo la sua unicità autorale: mai un suo album ha avuto un suono così uniforme e riconoscibile. Dopo anni di ³sano rock & roll² e di vibrante punk, Max è arrivato in studio senza un lavoro di preproduzione che tracciasse un percorso definito, confezionato, ma con idee da mettere in campo insieme a tanta voglia di suonare e costruire insieme alla band le sue canzoni, sempre disposto ad accogliere suggerimenti, modifiche, nuovi contributi. ³Amo pensare questo disco come un viaggio in caravella: io ero il capitano che coordinava il lavoro dei marinai, ma c¹era bisogno di uomini a issare le vele e tenere il timone². Il suono essenziale di Un giorno, puro, senza sovraincisioni, nasce anche dalla ricerca degli strumenti con i quali è stato riprodotto: l¹intera strumentazione non è più vecchia degli anni Settanta, inclusi mixer e microfoni; l¹amplificatore usato da Max è un Vox del O65, ³lo stesso usato da Paul McCartney negli anni d¹oro dei Beatles ²mentre la batteria usata da Piero Monterisi è una Rogers degli anni Sessanta. Peculiare è inoltre la presenza di due bassi (a suonarli sono Gazzè ed Emanuele Brignola) che in alcuni brani consente a Max di suonare spingendo verso un suono distorto, più vicino a quello della chitarra, e di seguire piuttosto l¹armonia incrociando l¹altra chitarra (Francesco De Nigris) che non la tonica e la ritmica lasciando il colore alle tastiere di Gianluca Misiti.

Da un punto di vista testuale, in "Un giorno" la proverbiale ironia di Gazzè lascia spesso il passo al sarcasmo, mentre sono poche le storie narrate in favore di una poetica del frammento, della descrizione di immagini, situazioni e stati d¹animo. Sempre traendo spunto dai racconti del fratello Francesco. Testi scanzonati e canzonatori, che tornano a rimbrottare sulla vacuità del presente col sorriso sulle labbra.

Inizio concerto ore 21.30.

21/07/2004





        
  



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