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Il pianoforte visto (e vissuto) da tutte le angolazioni.Intervista a Olivia Stocco

Amandola | Ad Amandola dall’2 al 15 agosto la seconda edizione del meeting concertistico perpianosolo

Due settimane all’insegna del talento e della passione per la musica. La seconda edizione del meeting concertistico perpianosolo, dopo il successo riscontrato al debutto dello scorso anno, si preannuncia traboccante di eventi.

Nel programma del Meeting, ideato dall’Associazione perpianosolo con la direzione artistica di Olivia Stocco, “incastonato” nella stupenda cornice del Teatro La Fenice di Amandola, figurano artisti di livello internazionale. Con un protagonista assoluto: il pianoforte.
L’iniziativa, patrocinata dalla Fondazione Carisap, dal Comune di Amandola, dalla Provincia di Ascoli Piceno e dalla Camera di Commercio, con il contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli, prenderà il via lunedì 2 agosto con il concerto inaugurale di Enrico Belli in una prima assoluta di Gilberto Cappelli, a lui dedicata  dal titolo “Frammento blu” ed un omaggio a Leoš Janáček nell’anniversario della nascita.

Secondo appuntamento mercoledì 4 con il recital pianistico di  Lukᚠ Vondráček, talentuoso 17enne, già protagonista alla Queen Elizabeth Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York e alla Citè di Parigi.

Il 6 agosto serata dedicata a Johannes Brahms, con musiche eseguite dai perpianosoloists. Con “Aimez-vous Brahms?” questo gruppo formato da diplomati e vincitori di concorsi, proporrà un’antologia delle opere del compositore tedesco.
La serata dell’8 agosto sarà caratterizzata da Infra-azioni, spettacolo in equilibrio tra le suggestioni musicali di John Cage e il movimento corporeo dell’attore/mimo Fabio Bonso.
Martedì 10 tuffo nel passato con  il recital solistico di Edoardo Torbianelli, docente alla Hochschule di Basilea, che si esibirà su un Fortepiano Schott del 1840.
Giovedi 12 la conferenza “Storia della Tecnica Pianistica Italiana”, un viaggio attraverso l’evoluzione degli atteggiamenti fisiologici, posturali e di produzione del suono, che vedrà nelle vesti di relatore Fausto Bongelli. A seguire, ore 21.30, un concerto dedicato alle musiche di Franz Liszt, il virtuoso per eccelenza.

A tutto questo si affiancherà un Corso di Perfezionamento Pianistico tenuto da Enrico Belli. Dal 2 al 15 agosto si alterneranno incontri con Gilberto Cappelli (3 agosto), LukᚠVondráček (5) e Edoardo Torbianelli  (11)
Perpianosolo troverà la sua degna chiusura domenica 15 agosto con un concerto finale e la premiazione dei partecipanti al Corso.

Un’intervista al direttore artistico Olivia Stocco

Perpianosolo, dove la musica è incontro
Un'esperienza legata dall’idea del meeting, ad incontri con solisti, compositori e artisti che esprimono la loro esperienza nel campo artistico a giovani e promettenti studenti. E' in questi il significato di perpianosolo, manifestazione ideata dall'omonima associazione culturale di Monterubbiano, che partirà dal piccolo scrigno del Teatro La Fenice di Amandola il prossimo 2 agosto, per concludersi domenica 15. Come lo scorso anno, l'obiettivo è di approfondire tutte le caratteristiche del pianoforte, mostrandolo sotto varie angolazioni. Patrocinata dalla Fondazione Carisap, dalla Provincia di Ascoli Piceno e dal Comune di Amandola, enti che ribadiscono il loro impegno per la diffusione dell’arte e della cultura, perpianosolo da quest’anno trova come sostenitori la Carisap e la Camera di Commercio, abili nel comprendere come non tutti gli investimenti abbiamo essenzialmente un profilo economico. E' Olivia Stocco, presidente dell'Associazione perpianosolo e direttore artistico del meeting, ad introdurci al programma di questa seconda edizione.

“Nel concerto inaugurale del 2 agosto  c’è la prima esecuzione assoluta di 'Frammento blu' di Gilberto Cappelli, compositore già indicato come giovane promessa da Luigi Nono negli anni ’80, oggi consacrato dal Premio Abbiati. Cappelli ha scritto questo pezzo per noi e l’ha dedicato a Enrico Belli, il solista del concerto. Inoltre vi  è un omaggio a Leóš Janáček, un compositore ceco ancora poco eseguito in Italia di cui proprio quest’anno cade l’anniversario della nascita. Di lui eseguiremo quasi tutta l’opera pianistica, con 13 elementi provenienti dalle più importanti orchestre italiane e straniere.”

Per arrivare poi, mercoledì 4 agosto, all'esibizione del talentuoso LukᚠVondráček.
"Vondráček è un diciassettenne che gira regolarmente tutte le più prestigiose sale europee, da Parigi a Londra fino a New York. Con la sua agenzia inglese è nata una collaborazione che si spera possa sfociare in un gemellaggio fra Londra e la Provincia di Ascoli Piceno. Il 5 mattina Vondráček si fermerà per incontrare pubblico e studenti, un momento durante il quale cercheremo di farci svelare come un ragazzo della sua età possa aver già un carriera internazionale. La sua vita da studente è un po’ misteriosa. In Italia vige l’idea del pianista con il titolo, mentre noi stiamo cercando di dimostrare che vi sono realtà diverse, con solisti che si sono affermati con progetti personali, autofinanziati, che non hanno vinto nulla, fino poi ad essere considerati pianisti di nome.”

Si salta poi al progetto dedicato a Johannes Brahms, “Aimez-vous Brahms?”.
"Quella del 6 agosto sarà un’antologia con tutte le ultime opere, diciamo il suo testamento pianistico, eseguito dai perpianosoloists, un gruppo di studio formato da diplomati,vincitori di concorsi e giovanissimi talenti".

Si presenta piuttosto curioso anche lo spettacolo musicale "Infra-Azioni".
"Domenica 8 creeremo una situazione per far vedere il pianoforte sotto un differente punto di vista. In questo caso non è più né un solista né uno strumento che ha valore in se stesso, ma ha valore nel contesto in cui viene inserito. Questo spettacolo è nato dalle musiche di John Cage, sonate ed interludi per pianoforte preparato, uno strumento nel quale vengono messe viti, bulloni, gomme, plastica, cucchiai e quant'altro. Cage stava accompagnando una compagnia di balletto che voleva delle musiche da  eseguirsi con delle  percussioni, quando purtroppo in uno di questi teatri non hanno avuto a disposizione i percussionisti. E allora lui, per ricreare queste sonorità, ha iniziato ad inserire a caso nel pianoforte degli oggetti. Entusiasta dell’idea, Cage ha deciso di riscrivere tutta una serie di brani per pianoforte preparato(16 sonate e 4 inteludi) ispirati al mondo orientale, ai quattro elementi, e con dei ritmi percussivi. Su questa musica è nata l’idea di creare un movimento. L’attore- mimo Fabio Bonso ha preparato uno “spettacolo”, una serie di movimenti che cercano di manifestare le caratteristiche della musica attraverso il gesto, divise nei quattro elementi acqua, terra, fuoco e aria".

Qual'è il tratto distintivo di questi spettacoli, ideati da PERPIANOSOLO?
"Troppo spesso nel mondo musicale si cerca di cambiare attraverso la contaminazione tra generi, mentre secondo noi esiste la possibilità ancora poco esplorata di utilizzare la musica classica con altre prospettive. A me piace molto l‘utilizzo della musica classica fatto da Stanley Kubrick. Molti registi chiedono una colonna sonora scritta appositamente, mentre lui aveva una conoscenza talmente profonda della musica da riuscire a trovare quei pezzi adatti alla situazione, incastonandoli nella pellicola. Trovare la musica che si presta ad una determinata situazione, insomma, presuppone una conoscenza più approfondita della  sua vera essenza . La musica classica ha una caratteristica: esprime dei valori sempre universali. Se uno riesce a capire questo aspetto, può utilizzarla  anche per altre cose con lo stesso effetto, sublimandone il significato.”

"Quest'anno - prosegue - ci siamo anche tolti uno sfizio: un recital pianistico su fortepiano Schott del 1840, l’antenato del pianoforte, eseguito da Edoardo Torbianelli. La  caratteristica di questi strumenti è che si modificavano rapidamente:con  un anno in più di vita lo strumento è completamente diverso da un altro. In quel periodo era un continuo sperimentare, a partire dal numero dei tasti.
 
Giovedì 12, alle 17,30, avremo una conferenza sulla storia della tecnica pianistica italiana, un percorso che ci farà scoprire sia l'evoluzione sia la parte didattica e muscolare posturale, e che vedrà come relatore Fausto Bongelli.
Dopo un pomeriggio teorico la tecnica pianistica diventerà musica con  un concerto, sempre Giovedì 12,  dedicato a Liszt,il virtuoso per eccellenza, con musiche eseguite dai perpianosolist".

Durante le due settimane ci sarà anche un corso di perfezionamento.

"Il corso sarà tenuto da Enrico Belli a partire dal 3 agosto e si concluderà il 15 con il concerto finale. Belli si è dimostrato un insegnante molto aperto al contatto con gli altri. Esiste purtroppo una mentalità musicale di grande chiusura, quando invece è impossibile essere onniscienti. Aprirsi ad una collaborazione totale con compositori, fortepianisti e altri pianisti  permette di ricevere nuovi stimoli dettati dalla loro esperienza”

Quale motivazione la spinge a realizzare un'iniziativa di questo profilo?
"Siamo sempre più dominati dai consumi, dalle distorsioni del mondo sportivo e da quello delle veline. Io cerco nel mio piccolo di diffondere cultura con un modo nuovo, più fresco, in modo che questa possa ritornare ad essere una priorità. Nel nostro campo gli sbocchi sono diversi da quelli di un calciatore, ma esistono comunque delle concrete possibilità. Ci teniamo a far capire che con la passione si riesce ad emergere, perché è una forza immensa".

E in questo gioca a vostro favore l'introduzione al pubblico che fate prima di ogni concerto.
"Diamo dei piccoli cenni sulla musica, una piccola guida all’ascolto con cui il pubblico si lascia andare a quello che sente. La musica classica ha delle difficoltà oggettive, e in questo modo diviene più facile che il pubblico si senta coinvolto nell’esecuzione. Non è affatto vero che la musica classica sia morta. Sono morti gli organizzatori, che la ripropongono sempre allo stesso modo. La comunicazione si è modificata e quindi bisogna adeguarsi, sfruttando i nuovi strumenti e cercando di rinnovare la stessa manifestazione. Ecco perché è molto importante questo contatto diretto con l’artista: rende più umano il rapporto tra pubblico e musica. Questo, va detto, è un problema tipicamente italiano. Due sono gli aspetti che ci contraddistinguono in negativo: che la musica si fa soltanto se si è professionista e a seguire l’intoccabilità dei geni, che al contrario sono delle persone normali che sfruttano al meglio le proprie capacità. E’ molto importante creare un contatto con un linguaggio non convenzionale e poco diffuso e trovare qualcuno che lo spieghi". "Per quello che ci riguarda - conclude la Stocco – l’entusiasmo che si è creato attorno alla nostra manifestazione è ciò che ci dà la forza per continuare.”
Andrea Braconi

Per informazioni: tel. 0734/59780 - 347/4456196
www.perpianosolo.it

01/08/2004





        
  



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