Quali strutture per la gestione della sanità nel fermano? Quale futuro per l’ospedale di Montegiorgio? Le ipotesi che si vorrebbero formulate nel nuovo Piano marchigiano – delle quali si è parlato anche nel corso di un Consiglio comunale aperto alla presenza dell’assessore regionale Augusto Melappioni e del direttore dell’Ambito territoriale del fermano, Tiziana Bentivoglio -  non incontrano il parere favorevole dei cittadini e degli amministratori della media Valtenna: eliminazione del punto di primo intervento e trasformazione  in Rsa per lungodegenza.

L’ospedale di Montegiorgio ha ormai una funzione storica sul territorio di competenza ed attualmente, con i 20 posti letto per medicina ed il punto di primo intervento,situazione in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno, fornisce un valido supporto a quello di Fermo, sempre più in difficoltà soprattutto per quanto riguarda il secondo aspetto.

Da quanto mi è dato sapere, nel corso dello scorso anno sono stati effettuati proprio a Montegiorgio circa diecimila interventi di pronto soccorso, che altrimenti sarebbero ricaduti sul nosocomio di rete, già oberato di lavoro come dimostrano le lunghe ed inevitabili attese a cui i cittadini sono sottoposti.

E’ facilmente intuibile che mantenere un punto di primo intervento nella media Valtenna, vuol dire fornire un servizio importantissimo per la popolazione di quella zona. Nessuno pretende che qui siano trattati, è ovvio, i casi più gravi che necessitano di una diversa specializzazione e di prestazioni coordinate tra i diversi settori, ma unicamente quei casi di entità minore che possono essere risolti senza troppo affanno dal pur qualificatissimo personale che opera a Montegiorgio.

Auspico che vengano adottate decisioni ponderate e che tengano ben presenti questi aspetti, anche in considerazione del fatto che con l’istituzione della nuova Provincia di Fermo l’intero territorio ha bisogno di riequilibrare gli interventi anche sul fronte della sanità.