"Abbiamo perso per un errore stupido, probabilmente Muslimovic non avrebbe impattato di testa la palla messa al centro da Mastronicola. Potevamo evitare il contatto in area, ma questo sta in preventivo quando si parla di una squadra giovane. Non voglio gettare la colpa sul singolo, quando si perde lo si fa tutti, staff compreso." - queste le prime parole di Battaglioni nel dopogara, lo stesso poi continua: "Purtroppo questa è la nostra realtà: avete visto gli spalti? In fin dei conti era una sfida di alta classifica ed ecco la risposta del pubblico (Il presidente si riferisce ai poco meno di 2000 sugli spalti). Non me la prendo con i presenti ma con quanti non appoggiano la squadra nei momenti opportuni e si trovano poi a criticare le sconfitte. Quella di oggi, maturata contro una corazzata, non ridimenziona la nostra realtà: prima di ogni cosa la salvezza."

L'allenatore Marco Cari: "Sommando le date di nascita si poteva constatare gli 86 anni complessivi di differenza, e quindi di mancata esperienza, concessi all'avversario. Non vorrei essere ripetitivo ma bisogna valutare ogni gara non perdendo di vista la nostra indole. Siamo partiti in maniera spinta, molto offensivi per tenerli bassi. Il nostro motto era qualità, quantità, determinazione. Il rigore è stato uno spartiacque, da li in poi sono saltati gli schemi e la Fermana dietro è scomparsa. Forse c'era anche il rigore su Bucchi, perlomeno da quanto ho visto dalla panchina. Mi ritengo soddisfatto per quanto visto sino al rigore."

Ora la Fermana tornerà al lavoro per preparare i prossimi impegni in calendario: due trasferte consecutive, prima Giulianova poi Sora.