La Fermana ad Avellino alla ricerca di punti.
Fermo | Ancora una grande sul cammino dei canarini, dopo la sventurata partita contro la Reggiana in Irpinia in cerca di riscatto.
di Paolo Gaudenzi
Con ancora l'amaro in bocca relativo al turno dell'Immacolata, la Fermana in questi giorni è tornata al lavoro per l'imminente trasferta in terra campana dove andrà a far visita ai bianco-verdi dell'Avellino. Facce mosce al Collegio in Via Degli Appennini, ma nello stesso tempo animi sereni vista l'ottima performance caratterizzante la gara di mercoledi, paradossalmente persa.
"Chi non ha visto la partita pur leggendo da qualche parte il risultato avrà senz'altro tirato le somme in questo modo: ospiti dominatori e Fermana all'angolo" - questo il commento nel dopogara di mister Marco Cari, con il quale abbiamo condiviso la breve passeggiata che porta dallo stadio ai parcheggi. - "Ci rimane solo la consapevolezza di aver fatto 15 tiri in porta, come a testimoniare che la nostra prestazione meritava almeno un punto invece, oltre a non aver mosso la classifica, va agli emiliani l'onore delle armi con un gol su corner e l'altro dagli sviluppi di un calcio di punizione"
Davvero paradossale se si penza al saluto che ci è venuto in mente nell'avvicinare il tecnico fermano: "Salve mister, complimenti nonostante la sconfitta..."
Ora il vettore giallo-blù è solo orientato al futuro, all'insidiosa trasferta di domenica prossima ad Avellino. Oltre al lavoro per recuperare gli infortunati di lungo corso, Onesti e Del Moro, lavoro misto atletico-tattico per il resto della truppa. Possiamo solo immaginare l'11che scenderà in campo anche perchè non abbiamo potuto approfittare della consueta partitella "rivelatrice" infrasettimanale, a causa del turno di campionato tenutosi mercoledi scorso.
Più che probabile la solita linea difensiva dinanzi a capitan Chiodini con, da sinistra a destra, Di Bari, Mengoni, Cotroneo; Micallo. Reparto da mille e una notte anche contro la Reggiana se non fosse stato per le due indecisioni fatali scaturite da azioni nate da palla ferma.
Rimanendo fedeli al 4-2-3-1, proseguiamo con il duo mediano dove Ceccobelli vestirà i panni del play-maker al quale sarà affiancato Testa, se recupererà del tutto dai fastidi di questo periodo, più uomo-copertura rispetto a Miglietta. Tiene banco l'infortunio di Smerilli, allora completiamo il resto del tridente di mezze punte con Kalambay sicuro titolare di fascia, ed al centro Vitali. Bucchi sarà l'unico punteros a meno che Cari non opti per un 4-4-2 dove potremmo trovare un centrocampo completamente ridisegnato e, a far coppia con il già citato Anrea, potremmo rivedere Staffolani.
Chissà se "Staffo", qualora venga realmente impiegato, non si faccia perdonare della palla del pareggio sparata addosso a Paoletti mercoledi scorso.
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10/12/2004
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