SAMBENEDETTESE (4-3-1-2): Spadavecchia 6; Taccucci 6 Zanetti 6 Canini 6,5 Colonnello 6; Tedoldi 6 Cigarini 6 Amodio 6; Bogliacino 6,5 (49’ st De Rosa sv); Vidallè 5 (27’ st Chiurato 6) Gutierrez 5 (27’ st Martini 7). A disp.: Di Dio, Femiano, Gazzola, Cornali. All.: Ballardini.

SPAL (4-4-2): Pierobon 6; De Toma 6 Sadotti 6 Fedeli 6 Milana 6 (23’ st Aurellio 6); Roselli 6 Valeri 6 Consonni 6 (45’ st Lunati sv) La Canna 5,5; Selva 5,5 (40’ st Altobelli sv) Cunico 6,5. A disp.: Carretta, Ceravolo, Magrì, D’Angelo. All.: Allegri.

ARBITRO: Zanardo di Conegliano Veneto.

Guardalinee: Pagano e Cassese.

MARCATORI: 43’ st Martini.

AMMONITI : La Canna (SP), Consonni (SP).

NOTE: spettatori 3.346 (paganti 1.715 con una rappresentanza di circa 50 tifosi della Spal, più 1.631 abbonati) per un incasso globale di 33.276 euro. Angoli: 3-3. Recupero: pt 4’, st 7’.

 

Nel calcio vince chi fa gol e la Sambenedettese non si sottrae all’elementare regola in una gara che ha regalato pochissime emozioni. Il campo pesante e l’importanza della posta in palio hanno permesso alle due squadre di non rischiare nulla e di badare soprattutto a sfruttare qualche episodio favorevole.

 

E’ stata più brava la Sambenedettese che in zona Cesarini ha saputo colpire in maniera letale con il suo bomber Martini, che ha messo a segno la sua quinta rete stagionale. Un gol molto pesante, che consente alla compagine rossoblù di ritornare alla vittoria dopo tre turni di astinenza e di agganciare la zona playoff, e alla Spal di interrompere un’imbattibilità che durava da quattro giornate. Meglio la Spal nel primo tempo, meglio la Samb nella ripresa, ma senza grossi sussulti.

 

Lunghissima, infatti, la fase di studio fra le due squadre, tanto che per vedere un tiro bisogna aspettare il 27’ con Roselli che manda il pallone non molto lontano dal palo. La Spal chiude tutti gli spazi alla Sambenedettese, raddoppiando anche sui portatori di palla dei rossoblù. Il risultato? La Sambenedettese resa praticamente inoffensiva e la Spal, che di volta in volta, cerca di punzecchiare la retroguardia avversaria. Come è capitato al 34’ quando Selva, forse per troppo egoismo, non si è accorto di avere vicino a lui, liberissimo, La Canna, ed invece ha preferito concludere addosso al corpo di Taccucci, rinvenuto alla disperata. E la Sambenedettese? Si fa viva soltanto al 44’ con un tiro-cross di Gutierrez, dove né Vidallè e né Tedoldi arrivano alla deviazione vincente.

 

Nella ripresa solito tran-tran, con la Spal brava a rendere inoffensivi i giocatori avversari più tecnici e la Sambenedettese incapace di districarsi dalle trappole piazzate dalla compagine emiliana. Ma il genio e le invenzioni di Bogliacino sono dietro l’angolo e i padroni di casa cominciano ad esprimersi meglio. Il fantasista uruguaiano, al 24’, scaglia un gran tiro dalla lunga distanza, ma Pierobon para in due tempi. Il tecnico Ballardini, intanto, cambia la coppia d’attacco: fuori gli opachi Vidallè e Gutierrez, dentro Chiurato e Martini. La mossa si rivelerà vincente. Nel frattempo continua ad imperversare Bogliacino che al 32’, dal limite, scocca un bolide, che trova Pierobon alla deviazione in corner.

 

La Sambenedettese prende coraggio, raddoppia le forze e in campo mette un grandissimo cuore. I padroni di casa raccolgono i frutti al 43’ quando su un cross pennellato da Bogliacino si avventa sul pallone il liberissimo Martini che di testa mette alle spalle dell’incolpevole Pierobon. Sulle ali dell’entusiasmo, al 47’, la Samb va vicinissima al raddoppio, ma Chiurato fallisce l’occasione.