Riserva della Sentina: ok dalla commissione ambiente. Il 14 dicembre lapprovazione definitiva
| ANCONA - Storico traguardo. Approvati due emendamenti. Il verde Pietro DAngelo: sarà il primo passo verso la riqualificazione dellarea oggi in stato di abbandono
di Giovanni Desideri
Listituzione della riserva naturale della Sentina verrà discussa nel consiglio regionale del 14 dicembre per lapprovazione definitiva. Si concluderà così un lungo iter e una battaglia durata un paio di decenni. Questa mattina, lunedì 6 dicembre, la quarta commissione regionale ambiente e territorio, presieduta dal verde Pietro DAngelo, ha licenziato latto (relatore lo stesso DAngelo), con laggiunta di due emendamenti.
Il primo allart. 3, relativo al comitato di indirizzo, che sarà costituito anche da un rappresentante di comprovata esperienza scientifico-naturalistica, indicato dal Comitato Tecnico Scientifico Regionale per le Aree Naturali Protette. (Gli altri componenti del comitato di gestione sono, come si ricorderà, due rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto, lassessore regionale competente, un rappresentante della Provincia di Ascoli Piceno, un rappresentante del Comune di Ascoli Piceno, in quanto proprietario di gran parte dellarea.)
Il secondo emendamento è allart. 6: gli interventi per realizzare strutture, percorsi e tracciati di limitata entità potranno essere effettuati solo qualora non compromettano lo stato di conservazione di habitat e di specie animali e vegetali.
La riserva naturale della Sentina occuperà una superficie totale di 177,35 ettari, divisa in tre ambiti: litoraneo e fluviale di 24,50 ettari a tutela integrale; un ambito contiguo di protezione di 67,16 ettari; un ambito di 85,69 ettari, tutta la parte ad ovest della riserva, come zona di promozione economica e sociale.
Prima di giungere in consiglio regionale, latto dovrà avere lavallo della 2ª commissione (bilancio) per la copertura economica, peraltro già prevista dal bilancio regionale 2004 per 413.000 euro.
Listituzione della riserva costituirà solo il primo passo verso la riqualificazione e valorizzazione dellarea oggi in stato di abbandono commenta DAngelo Sarà necessario nei prossimi anni, attraverso un impegno politico forte, garantire quella copertura finanziaria regionale gestita attraverso il Piano Triennale Regionale Aree Protette, il Piano Regionale Educazione Ambientale, il Piano di Sviluppo Rurale 2006, il provvedimento LIFE-Natura 2000, questultimo da attivare attraverso lUnione Europea. Ricordo che larea Sentina è già stata inserita nelle aree italiane Natura 2000 come zona di protezione speciale che può attingere a questi fondi.
DAngelo ricorda infine le possibili azioni di recupero e valorizzazione che saranno possibili di qui ai prossimi anni: il recupero degli habitat naturali, il risanamento ambientale delle aree degradate, la messa a dimora di idonee essenze arboree, il ripristino delle condizioni naturali del fiume Tronto e il monitoraggio della qualità delle acque dellultimo tratto del fiume, il ripristino e restauro dei casolari rurali da adibire a centri di visita, centri studio e agriturismi, la realizzazione di fondi agricoli a basso impatto ambientale e biologici, la rimozione dei rifiuti, il controllo del corretto funzionamento del depuratore e delle acque reflue del comune di San Benedetto del Tronto.
Il primo allart. 3, relativo al comitato di indirizzo, che sarà costituito anche da un rappresentante di comprovata esperienza scientifico-naturalistica, indicato dal Comitato Tecnico Scientifico Regionale per le Aree Naturali Protette. (Gli altri componenti del comitato di gestione sono, come si ricorderà, due rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto, lassessore regionale competente, un rappresentante della Provincia di Ascoli Piceno, un rappresentante del Comune di Ascoli Piceno, in quanto proprietario di gran parte dellarea.)
Il secondo emendamento è allart. 6: gli interventi per realizzare strutture, percorsi e tracciati di limitata entità potranno essere effettuati solo qualora non compromettano lo stato di conservazione di habitat e di specie animali e vegetali.
La riserva naturale della Sentina occuperà una superficie totale di 177,35 ettari, divisa in tre ambiti: litoraneo e fluviale di 24,50 ettari a tutela integrale; un ambito contiguo di protezione di 67,16 ettari; un ambito di 85,69 ettari, tutta la parte ad ovest della riserva, come zona di promozione economica e sociale.
Prima di giungere in consiglio regionale, latto dovrà avere lavallo della 2ª commissione (bilancio) per la copertura economica, peraltro già prevista dal bilancio regionale 2004 per 413.000 euro.
Listituzione della riserva costituirà solo il primo passo verso la riqualificazione e valorizzazione dellarea oggi in stato di abbandono commenta DAngelo Sarà necessario nei prossimi anni, attraverso un impegno politico forte, garantire quella copertura finanziaria regionale gestita attraverso il Piano Triennale Regionale Aree Protette, il Piano Regionale Educazione Ambientale, il Piano di Sviluppo Rurale 2006, il provvedimento LIFE-Natura 2000, questultimo da attivare attraverso lUnione Europea. Ricordo che larea Sentina è già stata inserita nelle aree italiane Natura 2000 come zona di protezione speciale che può attingere a questi fondi.
DAngelo ricorda infine le possibili azioni di recupero e valorizzazione che saranno possibili di qui ai prossimi anni: il recupero degli habitat naturali, il risanamento ambientale delle aree degradate, la messa a dimora di idonee essenze arboree, il ripristino delle condizioni naturali del fiume Tronto e il monitoraggio della qualità delle acque dellultimo tratto del fiume, il ripristino e restauro dei casolari rurali da adibire a centri di visita, centri studio e agriturismi, la realizzazione di fondi agricoli a basso impatto ambientale e biologici, la rimozione dei rifiuti, il controllo del corretto funzionamento del depuratore e delle acque reflue del comune di San Benedetto del Tronto.
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06/12/2004
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