Per Sapere, Premesso che:

 

il 12 e 13 giugno 2004 si sono svolte le elezioni comunali ad Ascoli Piceno che hanno visto la riconferma del candidato sindaco uscente Piero Celani (Forza Italia);

 

per soli 101 voti la coalizione di centrodestra supera il quorum del 50% più uno e vince al primo turno senza ricorso al ballottaggio;

 

fin dalle prime ore dello scrutinio, i rappresentanti di lista del centrosinistra e alcuni scrutatori registravano errori nell’attribuzione del voto disgiunto e gravi irregolarità nello spoglio, regolarmente denunciate e messe a verbale;

 

il centrosinistra, in data 16 luglio 2004, presentava al TAR delle Marche, un ricorso avverso il Comune e a Piero Celani, per l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti dell’ufficio centrale del 16 giugno 2004;

 

contemporaneamente venivano presentati altri 6 ricorsi al TAR da parte di consiglieri comunali (tutti di centrodestra) che denunciavano degli errori di attribuzione di voti di preferenza nei loro confronti, due dei quali vengono ammessi, mentre gli altri 4 verranno respinti;

 

il 5 novembre 2004, il TAR, nella persona del Presidente Sammarco, emette una ordinanza che impone alla Prefettura la verifica di tutte le schede votate nei seggi elettorali numeri 17-27 e 31, allo scopo di accertare il numero complessivo dei votanti, i voti validi espressi, le schede bianche, le schede nulle, i voti di lista ed i voti espressi per ciascuno dei candidati alla carica di Sindaco;

 

la Prefettura, il 7 gennaio 2005, in seduta pubblica, effettua il riconteggio e il nuovo scrutinio dei tre seggi incriminati e, il 15 gennaio, invia al TAR  della Regione Marche tutta la documentazione circa il nuovo spoglio;

 

dai dati emerge che il candidato sindaco del centrosinistra Giorgio Rocchi guadagna voti (ben 31 in soli tre seggi) mentre il sindaco Celani (di FI) perde più di 30 voti e cambia anche il quorum: dal risultato finale risulta che il Celani raggiunge 16.984 voti, superando di soli 67 voti (prima dello spoglio la differenza era di 101 voti) la soglia del quorum che si attesta a 16.917 voti, su 33.831 voti validi;

 

nell’ordinanza del TAR del 5 novembre scorso è stata fissata una nuova udienza per il 9 febbraio 2005 per il prosieguo del giudizio, valutando la nuova documentazione inviata dalla Prefettura;

 

se sia a conoscenza dei fatti esposti e se non ritenga indispensabile attivare le adeguate e opportune procedure di controllo, al fine di eliminare ogni ragionevole dubbio in relazione all’esito finale della consultazione elettorale.

 

On. Giuseppe Cosimo Sgobio