Il comitato lancia la battaglia per salvare il Diotallevi e punta il dito contro la Sinistra.
Montegiorgio | Il comitato per la salvaguardia dell'ospedale di Montegiorgio è pronto a dare battaglia, per lunedì 31 gennaio prevista una manifestazione alla Conferenza dei sindaci.
di Alessio Carassai
Il comitato per alò difesa dell'ospedale Diotallevi di Montegiorgio punta i piedi e invita la popolazione della media valle del Tenna ad "insorgere" e protestare contro la Regione e l'Asur che starebbe spogliando la sanità fermana delle sue strutture e dei servizi. L'incontro svoltosi questa mattina presso la sala Manzoni, ha registrato ampia affluenza anche da parte di rappresentanti dei comuni limitrofi e di molti esponenti della politica del centrodestra: Remigio Ceroni e Franca Romagnoli fra i principali.
I consiglieri di minoranza di Montegiorgio: Lino Liberati, Tolmino Rossi, Bruno Belleggia e Loriana Dichiara a turno hanno elencato le motivazioni che hanno portato alla spoliazione dei servizi nella media valle del Tenna. Un progressivo impoverimento della sanità locale imputabile all'Asur e alla Regione il tutto con il consenso dell'amministrazione locale criticata anche perchè non intevenuta all'incontro. Disservizi che avrebbero colpito Montegiorgio e il Fermano ma che non avrebbero toccato le aree a nord della regione e nell'area circostante all'anconetano. Con il tentatvivo di aprire una lotta dura per salvare l'ospedale i consiglieri comunali d'opposizione hanno iniziato a raccogliere adesioni per partecipare alla manifestrazione di protesta che si svolgerà il 31 gennaio a Fermo in occasione della Conferenza dei sindaci cui prenderà parte anche l'assessore Regionale Melappioni.
Sono stati poi gli altri ospiti: Giulio Agostini ex consigliere regionale, Franca Romagnoli, Francesco Massi e altri che puntando sulla questione prettamente politica, sul fatto che solo nelle Marche esiste un Asur regionale che gestisce il servizio, sul fatto che alcune zona hanno avuto trattamenti diffrenziati e che su tutto peserebbe la mano del centrosinistra che regge la Regione e chiedere che alle prossime elezioni regionali proprio per supportare il malcontento della zona cacciare gli attuali esponenti che governano la Regione. La Regione è come un'aziende che si appresta al fallimento ha commentato il consigliere regionale Remigio Ceroni con 4 mila miliardi di debito e limpiego 85% dei finanziamenti gettati nella sanità, nonostante lo Stato abbia dato per questa voce un finanziamento del 32% in più rispetto al 2004. La Regione possiede 18 mila impiegati fissi e 3 mila precari, per pagare gli stipendi si ricorre ad anticipazioni di cassa".
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23/01/2005
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