In una mozione che sarà presentata nei prossimi giorni, i consiglieri di Alleanza Nazionale avanzano una proposta di progetto per l’acquisto e/o ristrutturazione di immobili prima casa da parte di giovani coppie. Un progetto che si propone come via più immediata e concreta per agevolare l’acquisto della prima casa a giovani coppie rispetto a quanto non lo sia l’acquisto per mezzo delle cooperative edilizie.

An, consapevole di quale problema sia divenuto l’acquisto di un’abitazione da parte di giovani coppie entrate da poco nel mondo del lavoro o che percepiscono un reddito medio-basso, si rifà alla volontà dell’amministrazione di perseguire la politica della casa indicando in variante più aree sul Piano regolatore da destinare all’edilizia privata agevolata mediante cooperative edilizie. Rispetto a ciò lancia una proposta considerata di più immediata attuazione.

Rilevato che allo scopo di favorire le giovani coppie alla prima casa di abitazione, nell’ambito della finanziaria, è istituito, per il 2005, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo per il sostegno finanziario all’acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale in regime di edilizia sia privata che pubblica e convenzionata con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, i consiglieri di An propongono che gli amministratori stipulino convenzioni con Istituti di Credito locali ai fini delle agevolazioni sui mutui.

Propongono inoltre che si possa stipulare un bando di accesso per le giovani coppie (eterosessuali), conviventi dal 2000 o che abbiano contratto matrimonio da gennaio 2000 ed esteso a coloro che intendano contrarre matrimonio entro i 16 mesi successivi la scadenza del bando stesso, nel quale sia fissato l’importo massimo del mutuo e la sua durata tra i 20 e i 25 anni, con il Comune che partecipa con un contributo in conto interessi per la metà del tasso. Un tasso che rende la rata mensile pari ad un canone  mensile medio-basso. Per dare seguito a ciò, i consiglieri di An chiedono di iscrivere la somma di circa 300.000 euro in un apposito capitolo del prossimo bilancio di previsione