Ma la coltre nevosa ha purtroppo portato con sé, insieme agli inevitabili problemi alla popolazione, anche una scia di polemiche di chi non ha altro da fare se non attaccare questa Amministrazione e il suo operato. Il solito motto: “piove governo ladro”.

Ma stavolta è una condizione piuttosto diversa, l’emergenza che stiamo affrontando è del tutto anomala e mai la precedente Amministrazione ha dovuto imbattersi in una situazione simile. Ad essere sotto tiro è particolarmente l’Assessore Alessandro Bargoni  reo “di aver pensato solo alla segnaletica e di non essersi preparato all’emergenza”. Ad insultare l’assessore fino a chiederne  le  dimissioni è il consigliere Ds Sandro Vallasciani il quale, male informato, accusa Bargoni anche per non aver presieduto all’Unità di crisi, presidenza che spetta – come è avvenuto nei fatti - al sindaco.

Dalle parole del consigliere si constata quanto sia all’oscuro di ciò che sta accadendo e della calamità naturale che si è imbattuta su Fermo.

E’ bene ristabilire la verità: la città ha resistito a tre giorni di tormenta perché è stata data garanzia di viabilità, le strade sono state sgomberata dalle neve e la vita è continuata con l’aiuto dei mezzi messi in movimento da questa Amministrazione. Registriamo un ottimo risultato in considerazione anche del fatto che mai ci si è trovati di fronte a un’emergenza simile. Finora la questione maltempo veniva affrontata come ordinaria amministrazione ma quest’anno verrà ricordato come quello della grande neve.

Uno tra gli esempi di cui vantarsi è il tutto esaurito registrato a teatro per il concerto  evento Paoli-Vanoni (con la prima tappa regionale proprio nella nostra città); la cittadinanza è stata costantemente informata su quanto accadeva e sulla possibilità di circolazione. La piazza, infine, dopo una settimana di neve ininterrotta è stata sgomberata in soli due giorni. Il “lamento della città” di cui Vallasciani si fa portavoce rivolto a questa Amministrazione e in particolare all’Assessore Bargoni dovrebbe essere supportato da fatti e non dalla solita vis polemica che disturba il serio operato di chi sta affrontando l’emergenza.