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Nuova sconfitta domestica per la Fermana, stavolta la vittoria corsara è targata Teramo.

Fermo | Nonostante un positivo nuovo assetto (4-1-4-1) con Vitali tra le linee a creare gioco per larghi tratti della gara, i punti sfumano ad opera di Beretta quando al 60’ realizza il gol vittoria. Futuro nero con la proibitiva trasferta di Napoli.

di Paolo Gaudenzi

FERMANA: Chiodini, Micallo, Monti, Ceccobelli, Mengoni, Cotroneo, Onesti (Staffolani all’80°), Croceri (Pirro al 74°), Bucchi, Vitali, Smerilli. A disposizione: Scotti, Ciabattoni, Forò, Nardoni, Passacqua. All.re sig. Marco Cari.

TERAMO: Mancini, Del Grosso, Angeli, Catinali, Ola (Ferri al 64°), Cunha dos Santos, Quadrini (Favasulli al 70°), Nicodemo, Beretta, Bondi (Battisti al 77°), Chianese. A disposizione: Bartolomei, Iannuzzi, Tava, Vincenti. All.re Sig. Luciano Zecchini.

Terna arbitrale: Velotto Massimiliano di Grosseto, ass.nti sig.ri Cagnacci Davide di Arezzo e Manganelli Lorenzo di San Giovanni Valdarno.

Ammoniti: Smerilli al 22°, Vitali al 57°, Mengoni al 90° (F) e Bondi al 50° (T).

Nessun espulso, marcatore Beretta al 60°.

Calci d’angolo 6 a 3 per la Fermana.

Spettatori 15oo circa, con folta rappresentanza ospite, per un incasso di 14.369,68 €.

Dopo il positivo pareggio di giovedi scorso in terra campana, nuova battuta d’arresto al Recchioni per la Fermana. La sconfitta giunge al termine di una gara disputata a viso aperto dagli uomini di Cari, oggi organizzati in un 4-1-4-1 coml’impiego di Daniele Vitali tra difesa e centrocampo: primo interditore e primo regista canarino. Nonostante la prova gagliarda di quest’ultimo, i ragazzi del neo papà presidente Battaglioni hanno ancora una volta ceduto la posta in palio agli avversari, i quali hanno avuto il merito di fare gol a dispetto della (ancora una volta) paradossale sterilità offensiva casalinga. Copione già visto: Staffolani spara nuovamente la palla dell’uno a uno contro il portiere ospite.

Con ordine; partono forte gli uomini di casa con Onesti che da fuori area scaglia un bolide verso Mancini, nell’occasione spettatore passivo della palla che passa a fil di "sette". Rispondono gli ospiti al 18° con un triangolo Bondi-Beretta-Chianese ma la palla finisce alta sul fondo. Ancora Teramo pericoloso al 24° quando Bondi, su punizione, impegna seriamente Chiodini a rimediare in angolo. Si ripetono i biancorossi di Zecchini qualche minuto più tardi quando Quadrini, abile a rubar palla sulla tre quarti, spara fuori dal limite.

Sul finire di tempo esce la Fermana: lancio millimetrico di Vitali per Smerilli, ottimo il controllo di questi ma il tiro non è alla pari infatti, smorzato dalla difesa, si spegne tra le braccia dell’estremo ospite. Poco più tardi l’arbitro interrompe un’azione in area di Bucchi, reo, secondo la giacca nera, di aver commesso fallo in attacco. Ancora ariete canarino protagonista al 41° quando offre la propia torre a Smerilli che tira però troppo centralmente per la parata sicura di Mancini. Il primo tempo si chiude con il consueto siluro sul finire di Ceccobelli che, come a Benevento, viene controllato dal portiere avversario.

La ripresa si apre sulla coda del primo tempo: Vitali imbecca Smerilli a sinistra che mette al centro per Croceri (anche oggi schierato centralmente) che controlla e tira ma addosso ai difensori abbruzzesi che sventano così la minaccia. Capovolgimento di fronte al 50° con miracolo di Chiodini: Beretta riceve palla dalla sinistra e si libera della marcatura di Monti lasciando partire un piatto destro a colpo sicuro che trova però la pronta e provvidenziale risposta del capitano fermano. E’ il preludio al gol del Teramo che giunge dieci minuti più tardi. E’il 60°quando Quadrini lancia Beretta che parte (tra le proteste locali) sul filo del fuorigioco e, entrando in area, lascia partire un collo destro sul primo palo che fulmina Chiodini. Dalla nostra postazione il centravanti abbruzzese sembrava leggermente avanti ai centrali Mengoni e Cotroneo, ma il collaboratore di linea, meglio appostato rispetto alla nostra prospettiva, lascia proseguire legittimando la rete che vale l’intera posta in palio.

Come spesso accaduto in passato, colpire la Fermana anche stavolta è stato sinonimo di affondarla: la reazione locale, organizzata via via con i cambi in un 4-3-3 con gli innesti, al fianco di Bucchi di Staffolani a destra e di Pirro (con compiti però di copertura passiva)a sinistra, non ha dato l’esito sperato.

Nei minuti a seguire Bucchi si gira in area ma tira fuori, cosi come Croceri, al termine di un’azione manovrata, e soprattutto con Smerilli che su cross di Ceccobelli dalla destra, sale in cielo ad impattare trovando però la fertile opposizione di Mancini che devia in angolo. La Fermana, nell’ovvio tentativo di riequilibrare le sorti del match, scopre però il fianco al contropiede teramano ed è solo un nuovo provvidenziale intervento di capitan Chiodini ad evitare il raddoppio con una pronta uscita a terra su un cross del pendolino Del Grosso.

All’84°l’episodio che ammazza gara e morale fermano: Staffolani, come detto ad inizio di cronaca, riceve palla e parte puntando la porta avversaria ma sparando per l’ennesima volta in questa stagione addosso al portiere avversario. La ciliegina sulla torta è l’allontanamento di Cari per proteste sul finale di gara, al quale segue il contemporaneo triplice fischio al tiro centrale e debole di Bucchi.

La Fermana rimane così a quota venti punti complicandosi il cammino verso la salvezza. Prospettive terribili: trasferta a Napoli (dei nuovi lussuosi acquisti) e successivo scontro diretto contro il Chieti. Da qui in poi servirà solo la miglior Fermana di stagione.

09/01/2005





        
  



3+5=

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