“Il mondo della scuola sta oggi attraversando un    momento davvero singolare della sua storia pervaso com’è  dal diffuso sentimento di sconforto e da  una sopita  rabbia. Certo, non è solo della scuola questo dal pessimismo, ma essa merita, oggi più che mai, tutta l’attenzione del mondo politico. E se la politica è –come crediamo- l’arte del risolvere i problemi della gente, quelli della vita reale, allora deve avvenire l’incontro tra questi due mondi.”

E’ iniziato così il convegno RIPARTIAMO DALLA SCUOLA organizzato dai Democratici di Sinistra, federazione di Fermo e dal Cidi ,  presso la Casa del volontariato di P.S.Elpidio, venerdì 11 febbraio.

 Numerosi gli insegnanti, ma anche genitori e semplici cittadini, oltre agli esponenti politici locali del Centrosinistra  tra cui il Segretario di Federazione F.Verducci, il sindaco M.Andrenacci, il capogruppo provinciale dei Ds  R.Vallesi e quello cittadino, P.Petrini. Domenico Chiesa, presidente nazionale del Cidi, ha condotto una interessante riflessione sulla filosofia che ispira la politica scolastica dell’attuale governo.

Il ricco dibattito, ha messo a fuoco le criticità dell’attuale momento e ne è scaturito un incontro fecondo tra due mondi (quello della politica e della  scuola, appunto) che in questi ultimi anni hanno dialogato davvero poco. Ne è emersa una scuola consapevole della sua funzione di promozione sociale, che non si rassegna al ruolo di comparto della spesa pubblica da tagliare.

Sono state anche ricordate le parole di d.Milani: “…come bisogna fare per fare scuola? [...] Bisogna aver le idee chiare in fatto di problemi sociali e politici. …Bisogna ardere dall'ansia di elevare il povero a un livello superiore”.  E ancora: “una scuola, per essere buona [dev’essere] vera fabbrica di cittadini-sovrani…”. Il mondo della scuola rivendica dunque, per sé il ruolo strategico di luogo di elaborazione e progettazione della società della conoscenza e delle opportunità.