Prima giornata di sciopero da parte dei 125 lavoratori dei magazzini Conad Adriatico di Monsampolo del Tronto, per i quali l’azienda ha avviato una procedura di mobilità. Una analoga procedura, ma riguardante 87 lavoratori, si era da poco conclusa senza un accordo. L’adesione è molto alta, tra settore “generi vari” (magazzino 1) e “salumi e latticini” (o “Freddoconad”, il magazzino 2). Solo una ventina di persone non hanno aderito all’iniziativa.

 

Fuori dai cancelli i lavoratori hanno impedito l’ingresso ad alcuni camion, salvo quelli che trasportano beni deperibili, ed hanno deciso di proseguire sciopero e presidio anche nella giornata di domani. Si sta anche valutando di effettuare un volantinaggio davanti al punto vendita Conad nei pressi del Palazzo di Giustizia di San Benedetto, sempre per domani. Una terza giornata di sciopero è stata invece programmata per lunedì 28: con assemblea, alla quale parteciperanno gli assessori al lavoro della Provincia, Emidio Mandozzi, e della Regione, Ugo Ascoli.

 

Compatta la Rsu, composta da Andrea Marcelli, Mariano Marucci e Maria Leonia Spina per la Cgil e Antonio Giordani e Giuseppe Martinelli per la Uil.

 

“Dopo l’avvio di questa nuova procedura – dice Marcelli – la trattativa doveva ripartire da zero. E invece l’azienda sta convocando alcuni di noi, individualmente, offrendo un incentivo di 6 mila più mille euro di incentivo, per passare direttamente alla cooperativa “CLO”, senza passare per la mobilità. È un comportamento antisindacale e offensivo per i lavoratori. Abbiamo contribuito alla crescita di questa azienda, ma oggi non ci fidiamo più”.

 

I lavoratori rifiutano di passare alla cooperativa CLO, che inizierebbe la propria attività nella stessa sede di Monsampolo, essenzialmente per la trasformazione giuridica del rapporto di lavoro che questo comporterebbe: da lavoratori dipendenti a “soci-lavoratori”. “Dicono che la CLO garantisca la stessa retribuzione – dice un lavoratore – Ma in quanto “soci-lavoratori” potremmo essere chiamati a lavorare oggi in uno stabilimento, domani in un altro, anche distante. Quanto invece alla cooperativa Tigrai si parla del 75% dei contributi rispetto agli attuali, del 50% della tredicesima, del 40% della quattordicesima e del Tfr. Non abbiamo nulla di scritto, ma ne abbiamo sentito parlare.”

 

I 125 lavoratori sono distribuiti tra lo stabilimento centrale di Monsampolo, quello presso il Centro Agroalimentare a Porto d’Ascoli (circa 10) e la piattaforma logistica Marconi (circa 15 oggi, in passato 40; si tratta del “magazzino 3”, denominato “bevande”, nel quale si trattano però anche detersivi).

 

I turni di lavoro a Monsampolo sono così distribuiti: “entrata merci” e turno diurno con orario unico, dalle 8,45 alle 13 e dalle 14 alle 17,30. Il venerdì fino alle 17. Il lunedì a partire dalle 9. Ai “generi vari” due turni: dalle 6 alle 13 e dalle 13 alle 20. Ai “salumi e latticini” (“Freddoconad”) tre turni, con in più quello 20-3.

 

L’azienda ha accusato nei giorni scorsi i lavoratori di assenteismo. “Non si possono lamentare degli operai – risponde Marcelli – visto che dopo aver avviato il trasferimento di mezzi e merci a San Salvo tutto il lavoro qui può essere svolto nel corso di 3 ore al giorno. Per questo a volte ci sentiamo dire da alcuni responsabili che sarebbe meglio metterci in malattia piuttosto che star qui, perché non c’è da lavorare. Ed è una cosa tristissima, per chi ha famiglia ed è abituato a lavorare per mantenerla.” “Nonostante la mancanza di lavoro la proprietà ci sta inviando lettere di richiamo – dice un altro lavoratore – sapendo che alla terza rischiamo il licenziamento.”