Economia- Gruppo Tod's: un caso marchigiano di successo.
| MILANO - Tod's può essere considerato un caso di successo tra le aziende del distretto fermano delle calzature perché ha saputo affrontare la sfida dell'internazionalizzazione vincendola con successo
di Francesca Romana Rinaldi
Il Gruppo Tod's è uno dei principali players nella produzione e commercializzazione di calzature e pelletteria di lusso, con i marchi Tod's e Hogan, oltre ad essere attivo anche nell' abbigliamento con il marchio Fay.
Tod's può essere considerato un caso di successo tra le aziende del distretto fermano delle calzature perché ha saputo affrontare la sfida dell'internazionalizzazione vincendola con successo.
Il distretto calzaturiero del Fermano era stato definito in passato come "il paese della calzatura, il comprensorio della calzatura, il polo di sviluppo artigiano-industriale, il distretto industriale calzaturiero": oggi ci si chiede se avverrà una ulteriore evoluzione quantitativa e qualitativa e se, in particolare, aumenteranno ancora i casi Della Valle, Pizzuti, Gironacci, Botticelli ed altri, che per la loro grande crescita esulano dalla "prima fase" distrettuale per inserirsi in una dimensione produttiva ed organizzativa di sufficiente autonomia nel rapporto con il mercato globale.
Le tre principali sfide del distretto sono rappresentate dalla trasformazione verso un mercato di prodotti-servizi, cioè un mercato "consumer oriented", l' evoluzione tecnologica e il raggio geografico della competizione con il quale devono confrontarsi le imprese.
Questa la strada intrapresa da Tod's:
Mercato "consumer oriented": distribuzione diretta.
Lo sviluppo della rete di distribuzione diretta (incrementata del 23,6% in termini di fatturato nel 2004) è in linea con la trasformazione del mercato verso una maggiore attenzione al cliente: al 31 dicembre 2004, il 52% del fatturato del Gruppo è stato realizzato attraverso il canale diretto di distribuzione, in crescita significativa rispetto al 48% dell'anno precedente.
o Evoluzione tecnologica: innovazione.
Per un Gruppo come quello di Della Valle è decisivo poter disporre di manodopera altamente qualificata, ma anche impianti molto flessibili, capaci di assecondare il mercato sia nei volumi che nei cambiamenti di gusto. Per questo l'azienda è strutturata su stabilimenti satellite a controllo diretto dotati di tecnologie all'avanguardia.
Raggio geografico: sviluppo verso Oriente.
Nel 2004 a livello geografico i ricavi sono cresciuti del 12,7% in Italia e dell'11,5% nel resto d'Europa. In USA (-5,6%) è stato particolarmente evidente l'effetto sulle vendite delle fluttuazioni valutarie, dato il notevole rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro.
Il mercato asiatico, invece, continua ad aumentare di importanza: i ricavi sono cresciuti del 53,9% a 49,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2004 l'incidenza di quest' area sul fatturato del Gruppo è salita all'11,8%, rispetto al 8,7% dell'esercizio precedente.
|
02/03/2005
Altri articoli di...
Economia e Lavoro
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani (segue)
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji