Primo verbale dal tavolo tecnico promosso dall’Udc a proposito del nuovo PRG della città di San Benedetto, con 48 “osservazioni e suggerimenti”. Il documento è già stato consegnato al sindaco Martinelli per una valutazione. Al progettista, prof. Bellagamba, viene richiesta una risposta scritta su ogni punto, per poi trasmetterla a chi l’ha formulata, che rimane anonimo nel documento.

 

Il tavolo, come si legge nel verbale stesso, è aperto “a tutti quanti operano nell’edilizia sambenedettese (...) al solo fine di velocizzare le procedure di adozione del nuovo PRG e  ridurre i prevedibili contenziosi. (…) La parte normativa va analizzata separatamente in un prossimo incontro dopo una ulteriore fase conoscitiva”. Fin qui si è svolta un’unica riunione, presso l’hotel Calabresi, giovedì 24 febbraio.

 

Il segretario comunale dell’Udc Paolo Turano fa alcune osservazioni preliminari: “la molteplicità degli errori riscontrati, a mio giudizio, proviene dalla scarsa attendibilità della  grafica di base della proposta progettuale. Mancano dalla grafica molti edifici già costruiti e/o in corso di regolare realizzazione, mancano anche alcune strade; pertanto molte previsioni edilizie e molti “standard” sono materialmente irrealizzabili”. (Ma il prof. Bellagamba, progettista del Prg, aveva dichiarato al nostro giornale di aver già corretto gli errori iniziali.) “È positivo il consistente aumento delle aree edificabili – prosegue Turano – ma riterrei opportuno che tutte le nuove aree edificabili debbano essere ricomprese in piani particolareggiati, e/o lottizzazioni, che implichino la disponibilità degli “standard””

 

Quindi le 48 osservazioni.

 

Edificabilità: “la zonizzazione proposta è troppo frastagliata” (1); “la zona di Porto d’Ascoli a nord della ferrovia per Ascoli, dalla ferrovia Ancona-Pescara, fino all’autostrada (…) è di fatto normale zona abitativa di completamento; le residue indicazioni di artigianale o altro sono solo causa di grandi discussioni. La zona collinare contigua, a nord, merita una edilizia residenziale nel verde e la zona ad ovest dell’autostrada dovrebbe ospitare molte realtà artigianali di servizio all’abitato” (3); “si dovrebbe tenere conto di tutte le situazioni di edificabilità riportate nel Prg, salvo qualche caso eccezionale” (9); “sono stati ripristinati i vecchi PRUSST” (18); “al di sotto della ferrovia Ancona Pescara su via del Cacciatore, all’interno di un’area minuziosamente progettata per edilizia pubblica e privata, sono state lasciate due aree agricole senza motivazione” (19).

 

Delocalizzazione delle imprese: “delocalizzare un’azienda oggi commerciale, la “Satem prodotti edili” è un lusso troppo grosso per il Comune di San Benedetto” (5); “la programmazione edilizia dovrebbe proseguire l’applaudito incentivo di delocalizzazione delle attività produttive artigianali, industriali e terziarie, residue del centro cittadino, verso la periferia cittadina e/o lungo le retrostanti valli del Tesino, dell’Albula e del Tronto, per liberare il tessuto cittadino (prevedere un incentivo urbanistico di ristrutturazione per  delocalizzazione)” (6); “si prevede di trasferire due sole aziende di rilevante valore ubicate al margine della città senza un’alternativa ubicazionale nell’ambito del medesimo comune, chi supporta gli ingenti costi della delocalizzazione?” (12).

 

Viabilità: “la nuova viabilità è pressoché inesistente, anzi è stata soppressa la variante alla SS 16 Adriatica per la parte riguardante la zona nord che va da Santa Lucia fino al confine di Grottammare” (15) “Il Piano non propone una revisione della viabilità primaria nel territorio comunale, né nuove soluzioni per la fluidificazione del traffico urbano nelle zone più congestionate del centro. Non vengono individuate nuove direttive di viabilità stradale né in entrata né in uscita da San Benedetto” (47).

 

Turismo: “la città si aspettava dal prof. Bellagamba un PRG di più ampio respiro che ci avesse dato delle linee guida per il rilancio turistico prevedendo magari dei poli alberghieri collinari” (22).

 

Perequazione: “è necessario che vengano esplicitati i parametri a cui fa riferimento” (23).

 

Oneri  di riqualificazione: “la bozza del PRG pone la città di San Benedetto in condizioni di evidente svantaggio nei confronti dei comuni limitrofi prevedendo maggiori costi per l’edificazione rispetto a questi ultimi: oneri di riqualificazione 190 €/m²  della superficie utile lorda (…) equivalgono al prezzo di un’area edificabile nel vicino comune di Acquaviva Picena” (28).

 

L’Albula: “la riproposizione di un arredo urbano sul letto del torrente Albula con fontane, fioriere, panchine, ed alberelli, per quanto accattivante, denuncia una scarsa conoscenza dei fenomeni alluvionali che caratterizzano, da secoli, questo corso d’acqua” (48).