Primo intervento del senatore dell’UDC Amedeo Ciccanti sul nuovo piano regolatore del Comune di San Benedetto. Ciccanti chiede una più equa ripartizione, tra piccoli e grandi proprietari, degli oneri che il piano comporta, soprattutto in termini di cessione di aree per verde e servizi. Elogia il segretario comunale dell’UDC Paolo Turano per il “tavolo tecnico” che ha promosso, raccogliendo appunto i contributi dei tecnici (geometri, architetti, ingegneri) e dice no al rapporto diretto tra cittadini e sindaco per apportare modifiche al documento.

 

“Leggo sulla stampa del generale dissenso dal piano presentato – dice Ciccanti – e non posso non sottolineare il merito del gruppo UDC nell’interpretare e raccogliere tale dissenso, per incanalarlo alla discussione in consiglio comunale. Dico no, invece, al rapporto diretto che si sta creando tra cittadini e sindaco senza alcuna mediazione politica, per rivedere questo o quell’aspetto. Un piano regolatore apre questioni complesse e delicate e veicola molti interessi. Non può basarsi solo su fazzoletti di verde rubati a piccoli proprietari, nascondendo grandi insediamenti di cubatura residenziale.”

 

Ciccanti insiste: “da quello che mi raccontano in questo piano ci sarebbe una certa indifferenza verso i piccoli proprietari che avevano un diritto edificatorio dal precedente piano. Per questo motivo è necessaria la mediazione da parte degli ordini professionali o dei politici che hanno una conoscenza approfondita del territorio”.

 

Il piano verrà adottato? “Si fosse prestata maggiore attenzione alle tematiche che ho detto – risponde Ciccanti – sarebbe stato più facile. Ora invece si dovrà tornare indietro, ridiscutere alcune cose. I tempi non ci aiutano, manca solo un anno alla fine del mandato amministrativo. Ma lo sforzo va fatto, per consegnare a chi verrà dopo una discussione già avanzata, in modo che si possa tener conto di ciò che è già stato fatto. La programmazione della città segna un punto a favore di San Benedetto, perché finalmente di discute di qualcosa di concreto.”

 

Sui rapporti tra forze politiche: “il PRG non deve avere l’approvazione di tutti, ma almeno generare il minor dissenso tra le forze politiche – dice Ciccanti – La minoranza va coinvolta, secondo uno spirito di condivisione di metodo e criteri. La responsabilità sui contenuti spetta alla maggioranza e noi riteniamo che piccoli e grandi proprietari debbano contribuire in proporzione di ciò che posseggono. Ma il metodo deve essere assolutamente condiviso”.

 

Un messaggio all’amministrazione comunale: “l’UDC sta facendo un grande lavoro di mediazione, dovuto soprattutto all’impegno di Paolo Turano. Mi dolgo che questo lavoro non venga a volte capito dai responsabili dell’amministrazione, che lo prendono come un fastidio piuttosto che come un contributo. Deve invece essere chiaro che noi non siamo polemici, ma intendiamo fornire un contributo per l’interesse pubblico”.