La posizione del centro sinistra, ribadita con forza ad ogni circostanza, al di la di ogni speculazione politica, non puo’ non indurre a chiedersi: puo’ questo centro sinistra che negli ultimi 10  anni ha gestito, con risultati che si vedono, la sanità regionale, rappresentare una speranza per una sanità migliore?

La risposta  è no.

E lo è per un motivo molto semplice: se non si ha la capacità di riconoscere i propri errori significa che essi non sono percepiti come tali; e se gli errori non sono considerati tali è evidente che si continuerà a perpetrarli.

Se, tanto per fare qualche esempio, la sinistra non comincerà a riconoscere che  il piano Sanitario 98-01 non ha prodotto alcunché, se gli ospedali di Rete che dovevano fungere da filtro per l’ospedale d’eccellenza sono stati abbandonati a loro a loro stessi; che la Regione non ha completato il processo dello spostamento delle risorse dall’ospedale al territorio, che l’ASUR è un assoluto fallimento in quanto ha prodotto solo una nuova sede con 30 uffici e 30 nuovi dirigenti senza peraltro incidere su alcun aspetto gestionale e organizzativo delle attività locali, non approderà da nessuna parte.

Qui risiedono le responsabilità, non nel governo centrale, che a dire della sinistra, avrebbe tagliato i fondi.

Si puo’ parlare di tagli alla Sanità quando nell’accordo del 2000 il governo di centrosinistra prevedeva uno stanziamento per gli anni 2001-2002-2003-2004- di  280.315 milioni di Euro , mentre per lo stesso periodo, con l’accordo dell’agosto 2001, l’attuale governo di centrodestra di milioni di euro ne ha previsti 308.607 ?

E che non sia un problema di ordine centrale lo ammette, involontariamente, lo stesso Sindaco di Petritoli quando dice: la regione ha stanziato per l’ASL di Fermo 10 milioni di euro mai spesi.
Come volevasi dimostrare.

Il problema è nella gestione.

*assessore all'ambiente comune di Fermo