Via da Forza Italia, che accusa di una sorta di sbandata centrista, e ingresso nel Nuovo Psi, tessera n. 32.225: Paolo Forlì ha ufficializzato la sua decisione lunedì 18 aprile, quando ha protocollato la lettera in cui annunciava la costituzione di un nuovo gruppo consiliare. Subito dopo si era recato dal sindaco, per annunciargli il suo appoggio esterno: voterà tutte le delibere che fanno parte del programma della Casa delle Libertà, valutando invece le altre.

 

Stamattina la conferenza stampa per illustrare le motivazioni della sua scelta, accanto al segretario regionale Sandro Zaffiri e al coordinatore per la Vallata del Tronto Giovanni Contri. Ritiene che la campagna elettorale 2006 sia già iniziata, e lascia intravedere la prospettiva di un candidato sindaco e candidati alle politiche targati Nuovo Psi.

 

Quindi l’annuncio delle prime iniziative: la campagna referendaria per il sì all’abolizione della legge sulla procreazione assistita, un documento di critica al nuovo PRG per la “scarsa edificabilità concessa a chi vuole investire nel turismo” e una raccolta firme per l’abolizione dei 14 comitati di quartiere di San Benedetto, in favore di tre circoscrizioni (sud, centro,nord), per le quali Forlì auspica un voto simultaneo alle amministrative e alle politiche nel 2006.

 

Favorevole su quest’ultima proposta il presidente del comitato di quartiere Albula Centro Luigi De Scrilli, che annuncia inoltre un 25 aprile con la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti “per correggere il monopolio della sinistra su questa festa”.

 

“Approdo al Nuovo Psi come un fulmine a ciel sereno – ha detto Forlì – Non lascio Forza Italia per motivi personali, ma politici. Infatti non ho mai cercato incarichi, nonostante mi siano stati più volte offerti, anche recentemente.” Forlì ritiene Porto d’Ascoli sua area privilegiata di azione, “nella scia di grandi uomini come i sindaci Speca e Cappella”. Non escludendo un dialogo con l’ex assessore all’urbanistica Leo Sestri, che nel frattempo è però approdato allo SDI.

 

Forlì racconta in breve la sua carriera politica: iscritto ai radicali a 18 anni, nel 1985, nel ’95 fondò il Club Pannella a San Benedetto. Nel ’97 è stato candidato consigliere comunale come indipendente in Forza Italia, ma non fu eletto. L’iscrizione al partito nel 2000, l’elezione in consiglio nel 2001, le dimissioni da coordinatore comunale il 22 novembre 2004, quando Forza Italia non seguì la sua proposta di ritirare gli assessori dalla giunta e dare l’appoggio esterno al sindaco Martinelli.

 

Oggi, con l’aria di niente, Forlì rivolge le sue critiche al suo ormai ex partito: “anche a livello nazionale Forza Italia sta compiendo una corsa al centro che a me non interessa. Del resto gli ultimi risultati elettorali parlano chiaro: Forza Italia si è ridotta ad emulare partiti centristi immobili, di un moderatismo sfrenato, con venature di cerchiobottismo. Così facendo ha perso militanti ed iscritti. Inoltre Forza Italia è oggi un partito invecchiato, mentre nel Nuovo Psi intendo portare molti giovani e molte donne”.

 

Il saluto agli “amici” di Forza Italia è anche un rimprovero per non aver tradotto nei fatti ciò su cui tutto il partito era d’accordo, a cominciare dall’abolizione dei comitati di quartiere. “Lo stesso deputato e coordinatore provinciale [Scaltritti, ndr] non ha inteso compiere scelte impopolari – dice Forlì – sia sui comitati di quartiere, che sulla proposta di aprire un casinò a San Benedetto.”