Alle polemiche che di recente sono state montate ad arte intorno all’attività della Comunità montana di Camerino, polemiche iniziate stranamente in concomitanza con le votazioni che hanno portato alla riconferma dei vertici dello stesso ente comunitario, il presidente Mauro Falcucci intende dire finalmente basta.

"Intendo permettermi di fare questo volendo al contempo richiamare certi sindaci a certe questioni molto più importanti – sottolinea Falcucci in una nota – Anzitutto vorrei domandare ad alcuni pubblici amministratori come mai, visto che sono così ligi ai propri doveri, non si presentano alle riunioni ove potrebbero far valere ciascuno i propri diritti, o meglio i diritti di chi essi stessi rappresentano. Il riferimento – tuona Falcucci – è alle riunioni del comitato e della conferenza dei sindaci. Due organismi istituzionali cui sono invitati a partecipare i primi cittadini del territorio ma alle cui assemblee, stranamente, si registrano molte disaffezioni di partecipazione.

Non prendere parte a tali incontri però, mi si consenta – aggiunge il presidente dell’ente comunitario in tono di aperta polemica – non solo rappresenta una certa miopia istituzionale ma, anzi, rischia di compromettere l’assunzione di responsabilità verso i cittadini. La presidenza di questo ente da parte sua ha messo in discussione se stessa, per mostrare l’ampia disponibilità al dialogo, inserendo fra le questioni all’ordine del giorno proprio il confronto pubblico sul ruolo del vertice medesimo. Quando si lavora in sede di comitato o di conferenza dei sindaci i rancori e i dissapori vanno messi da parte perché si devono prendere decisioni in materie molto importanti, che vanno a riguardare i servizi che l’ente rende al cittadino. La mancata partecipazione è dunque – conclude il presidente Falcucci – un atto ignobile".