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Polemica Evangelisti-Forlì

San Benedetto del Tronto | Il capogruppo di Forza Italia commenta l’uscita dal partito di Forlì, che risponde

di Giovanni Desideri

“Non cambia il mio giudizio personale su Paolo Forlì che reputo persona intelligente e capace. Sono fortemente dispiaciuto che anche lui abbia lasciato Forza Italia.” Iniziava così una nota del capogruppo di Forza Italia Augusto Evangelisti dopo l’uscita dal partito di Paolo Forlì, ex coordinatore comunale.
 
Evangelisti rivolgeva poi una serie di appunti a Forlì, “rilevando che in cinque anni ha cambiato tre partiti e la cosa mi sembra proprio ardita; anche in Forza Italia è crollato alle prove di carico, come solaio senza ferro. Per quanto mi riguarda eventuali ripercussioni negative per il partito credo che saranno molto contenute”.
 
Ma soprattutto Evangelisti rispondeva all’accusa di “eccesso di moderazione e di vicinanza ai partiti cattolici”, che Forlì aveva rivolto a Forza Italia durante la conferenza stampa in cui aveva annunciato il suo passaggio al Nuovo Psi: “la nostra visione liberale dello stato è perfettamente in accordo con la visione politica e sociale della Chiesa – scrive Evangelisti – Questo aspetto è stato sempre noto. Pertanto Forlì, se la pensa diversamente, avrebbe dovuto tenerne conto quando decise di aderire a FI. Siamo anche fieri della nostra moderazione. La maggioranza dei cittadini è moderata e FI è la forza che maggiormente li rappresenta nel territorio e dentro la Casa delle Libertà”.
 
Risponde Forlì: “Augusto Evangelisti d’improvviso, abbandonando umiltà, moderazione e riconoscenza, si addentra per la prima volta in 4 anni nei complessi territori della polemica politica. Comprendo i suoi momenti di sconforto legati all’ennesimo fallimento di Forza Italia, ma le sue sentenze nei miei confronti, esternate solo dopo che ho costituito il gruppo del Nuovo PSI in consiglio comunale, hanno oltrepassato il limite ben oltre il dovuto”.
 
Quindi una serie di contro-accuse: “l’incoerenza morale di chi ritiene di rappresentare i “moderati”, ma alla prima occasione fa sproloquio come l’ultimo degli estremisti, oltretutto contro un suo nuovo alleato di governo; l’irresponsabilità politica di chi oggi in Forza Italia non individua alcuna crisi, né la ghettizzazione dei rappresentanti dell’area riformista e liberale, né i conseguenti cali in termini di consenso, degli iscritti, dei giovani, delle donne, degli eletti; l’inadeguatezza culturale, rispetto al ruolo istituzionale, di chi dichiara l’automatica lontananza del “laico” rispetto alle religioni: io, laico e riformista, sono un credente da sempre, di famiglia cattolica orgogliosa di esserlo da generazioni. Credo nella dottrina sociale della Chiesa e, dagli insegnamenti di don Sturzo, ritengo che Cristo sia universale e di tutti, non di parte (di partito appunto); non ho mai ritenuto corretto coinvolgere la figura cristiana in politica per la ricerca di facili consensi. Per questo ho sempre creduto nella laicità della politica e delle istituzioni.
 
Ancora: “la ricerca di incarichi di chi, pur avendo ottenuto un modesto risultato elettorale (ultimo nella lista degli eletti di Forza Italia), ad oggi detiene sia la carica di vicepresidente del consiglio che quella di capogruppo, anche quando sarebbe stato opportuno lasciarla ad altri per il buongoverno. Inoltre, in molti sono a conoscenza della sua volontà di insidiare il posto dell’assessore Poli ai Lavori Pubblici, che invece sta ben lavorando e gode di tutta la mia stima. Qualcuno, tra cui il sottoscritto, è anche a conoscenza del suo forte interesse per un prossimo incarico al consiglio di amministrazione dell’ATO”.
 
Un’ultima accusa, poi il ramoscello d’ulivo: “l’ambigua posizione di chi difende a spada tratta molti esponenti locali di Forza Italia sulla stampa e nelle pubbliche sedi ma, inesorabilmente e puntualmente, li sconfessa in quelle private. Auspico che in futuro – conclude Forlì – attraverso sereni momenti di riflessione, il capogruppo di Forza Italia possa riacquistare buon senso e buone maniere per tentare di ricostruire, speriamo tutti assieme, ovvero anche col prezioso contributo del Nuovo PSI, un percorso efficace che ci porti alle prossime scadenze elettorali uniti, preparati e pronti al confronto.”

25/04/2005





        
  



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