Mercoledì 30 marzo, presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio, di fronte ad una composita platea, ricca di imprenditori, professionisti e gente comune, la Compagnia delle Opere Marche Sud ha proposto la presentazione del libro, curato dalla Fondazione per la Sussidiarietà dal titolo “Un io per lo sviluppo”. Di fronte al bivio tra declino e sviluppo che si propone al nostro Paese e in particolare nella nostra Regione la soluzione proposta dal libro, autorevolmente presentato dal prof. Andrea Simoncini, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Macerata e membro del Comitato Scientifico della Fondazione per la Sussidiarietà, è ripartire dal desiderio di ogni singolo individuo, secondo una concezione dell’uomo, che pienamente viene rispecchiata nella “norma cardine del nostro intero assetto costituzionale, l’art. 2 della Costituzione” esempio unico in tutto il mondo secondo l’accademico maceratese “in quanto prevede una tutela dei diritti umani non solo nelle persone intese come individui, ma anche nelle formazioni sociali dove si esprime la propria personalità.

Si compie cioè una equiparazione della vita individuale e della vita sociale, dando massima protezione possibile a quelle formazioni sociali, in cui si esprime compiutamente la vita di relazione degli uomini e il tentativo di questi di risposta dei propri bisogni contingenti.” In tale contesto il libro propone una lettura dell’attuale situazione italiana articolata su tre piani: quello istituzionale, quello economico e quello sociale.

Trasversalmente su questi tre piani si propone il principio di sussidiarietà come possibile punto di partenza della nostra società.  A testimonianza di tale possibilità è stato invitato a raccontare la propria esperienza il dott. Federico Vitali, presidente della FAAM s.p.a. di Monterubbiano.

Oggi gruppo societario, con un’internazionalizzazione nel mercato delle batterie al piombo e dei veicoli elettrici in fase di espansione già da qualche anno, FAAM S.p.A. è sorta una trentina di anni fa anche per assecondare il desiderio di alcuni residenti: quello non far morire la propria cittadina, stritolata tra la Cassa del Mezzogiorno e il polo calzaturiero. L’esodo di manodopera e di aziende dal territorio aveva provocato in breve il calo della popolazione dai 5 mila a 2 mila residenti. “Motivando gli uomini si possono ottenere risultati impensabili – sostiene Vitali -.

FAAM oggi ha per competitori le multinazionali, per alcune delle quali si sta prospettando il tracollo. La nostra delocalizzazione a rovescio, dall’Ungheria a Manfredonia in provincia di Foggia, ha portato occupazione doppia al sud rispetto a quella che era nel piano di sviluppo, grazie ad un fatturato che cresce per il gruppo aziendale anche nelle aree dove la crisi è più acuta”. In chiusura il Presidente della CdO Marche Sud, il dottor Massimo Valentini, ha riproposto come sfida alla classe politica “i contenuti fondamentali del sostegno alla creazione del capitale umano e alle nostre imprese, oltre che il passaggio da un sistema di welfare regionale a una welfare society regionale. In tale prospettiva i termini di valutazione della classe dirigente saranno commisurati alla sua fattiva azione di sostegno delle libertà di educazione, di associazione, d’impresa e di scelta personale dei servizi in un sistema misto pubblico-privato.”