Fermo: tra storia, arte e restauro
Fermo | Il Comune partecipa alla XII edizione del Salone dellarte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali che si tiene a Ferrara dal 7 al 10 aprile 2005.
Il Comune di Fermo partecipa alla XII edizione del Salone dellarte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali che si tiene a Ferrara dal 7 al 10 aprile 2005.
Un evento di grande rilevanza nazionale ed internazionale che, proseguendo sulla scia dellantica tradizione fermana, rappresenta unulteriore conferma allormai consolidato titolo di Fermo città darte e di cultura.
La partecipazione alla manifestazione estense, vero punto di riferimento per tutti gli operatori, gli enti e gli amanti dellarte e del restauro, è anche il simbolo del forte impegno di questa Amministrazione Comunale verso la valorizzazione dei beni culturali della nuova Provincia e del suo territorio, la loro promozione, visibilità e immagine anche fuori dai confini nazionali.
Lo stand della nuova provincia di Fermo presente a Ferrara mette in mostra l'intervento tecnico di restauro rivolto a diverse tipologie di beni culturali: architettonici, pittorici e lapidei; beni librari del prestigioso patrimonio storico della Biblioteca; beni monumentali e le ultime tecnologie digitali.
Tra le opere restaurate sapientemente - grazie ad una sinergia di forze messe in campo dal Comune - è in mostra il lavoro svolto sul portale del Palazzo del Governo e su Palazzo dei Priori, capolavoro del XIII secolo, stupenda cornice di Piazza del Popolo da dove si erge la statua di Sisto V.
Tra gli altri esempi di interventi di rilievo figurano la ristrutturazione della Sala del Consiglio, i restauri librari del patrimonio conservato in gran parte presso la sala del Mappamondo, splendido esempio di architettura barocca, che ospita la prestigiosa collezione libraria del fermano Romolo Spezioli (medico personale della Regina Cristina di Svezia) di cui sono stati restaurati 74 esemplari (17 a stampa dei secc. XVI-XVIII, 2 incunaboli, 3 manoscritti, 52 incisioni). E presente anche la Scansione del mappamondo, il Globo Terrestre del 1713 disegnato dallabate Amanzio Moroncelli di Fabriano, esposto nella Sala a cui ha dato il nome. Sul globo terracqueo è stata effettuata una rilevazione tridimensionale del manufatto per ottenere un modello tridimensionale di circa 40 milioni di poligoni.
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06/04/2005
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