Domani, sabato 9 aprile torna Matt Munisteri al tamClub di Grottazzolina, con il suo progetto Brock Mumford; una musica ironica, gaudente, tra il jazz lo swing ed il folklore. Matt intende ripercorrere alla luce della modernità le antiche strade dello Swing e dell’entertainment americano fra le due guerre mondiali.

L'appuntamento è fissato per le ore 22.

Matt Munisteri è fra i protagonisti della scena musicale americana dei nostri giorni. Artista versatilissimo, chitarrista dotato di tecnica più che eccellente, sa spaziare dall'avanguardia e dalla ricerca più integra al divertissement, al più intelligente revival, alla ricostruzione filologica
in bilico fra swing, musette, echi di Django Reinhardt e sofisticatissimi recuperi.

Collaboratore di artisti di punta della ricerca musicale a New York come Michael Blake, Steven Bernstein o Wynton Marsalis, o di interpreti legati alla filologia o al mainstream quali Vince Giordano, Frank Vignola o i Flying Neutrinos, da alcuni anni Munisteri ha fondato Brock Mumford, gruppo musicale che, come evoca il nome (Mumford era il chitarrista nel mitico gruppo del leggendario trombettista Buddy Bolden), intende ripercorrere alla luce della modernità le antiche strade dello Swing e dell'entertainment americano fra le due guerre mondiali.

Una rilettura intensa e raffinatissima degli anni Venti e Trenta, che si nutre di un'infallibile musicalità, di un teatrale senso dello spettacolo, di una ricerca accurata nell'ambito di un repertorio vastissimo, vario e affascinante: Brock Mumford non si limita a soddisfare la necessità
dei ricordi che richiede il revival, ma dipana una matassa storica che rivela in tutta la sua ampiezza le molteplici connessioni storiche e culturale inerenti il jazz, in quel ponte fra Europa e Stati Uniti che il jazz stesso ha costantemente percorso in ambedue i sensi.