Rassegna organistica "Laus Deo"
Porto Sant'Elpidio | In programma il concerto di Antonia Nardone
E fissato per sabato 28 maggio lappuntamento con la rassegna organistica Laus Deo, in occasione del concerto di Antonia Nardone presso la chiesa SS. Annunziata (ore 21.15).
Lorgano della Chiesa SS. Annunziata, costruito nel 1967, è opera della "Pontificia Fabbrica dOrgani" di Giovanni Tamburini di Crema spiega Ugo Gironacci, direttore artistico - che, insieme alla ditta Mascioni di Cuvio, era ritenuta, negli anni 60, tra le più prestigiose case organarie italiane. Lo strumento può essere ritenuto uno dei pochi organi moderni di questo tipo esistenti nellintera Arcidiocesi fermana (non ve ne sono a tre tastiere) ed uno dei più ragguardevoli del comprensorio, vuoi anche per la ricchezza e varietà di registri che per la sua equilibrata sintesi fonica.
Consapevole di questo, la Parrocchia si è fatta carico, nel 1998, di una manutenzione straordinaria effettuata dalla ditta organaria Claudio Anselmi Tamburini, erede della casa suddetta.
Lo strumento, oltre che disimpegnare il servizio liturgico, offre nel contempo anche loccasione di avvicinarsi ad un vasto repertorio di raro ascolto, legato storicamente alla produzione sacra sia cattolica che luterana.
La rassegna "Laus Deo", realizzata grazie al patrocinio del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, prevede quattro appuntamenti annuali (Pasqua, Luglio, Ottobre, Natale in una sorta di organum per annum), primi ed insostituibili punti fermi nella offerta organistica comprensoriale, complementare a quella sugli organi antichi espletata nella vicina SantElpidio a Mare da una più che ventennale attività dellAccademia organistica elpidiense.
Ma mentre questultima ha unattività incentrata sugli organi antichi (che come noto hanno un solo manuale e una pedaliera fortemente limitati nellestensione, che rendono praticabile solo una piccola porzione di letteratura - Bach stesso, ad esempio, non vi può essere eseguito, né tanto meno la letteratura romantica e novecentesca), questo strumento permette lesecuzione di quasi tutta la letteratura organistica.
Lo scopo della manifestazione è dunque quello di offrire uno spazio di ascolto sia della produzione bachiana che soprattutto di quella otto-novecentesca, raramente eseguita e di conseguenza poco conosciuta nella nostra regione che, dopo una urgente e doverosa attenzione al proprio patrimonio organario antico, deve recuperare e dotarsi di adeguati strumenti moderni. Larticolazione in appuntamenti stagionali, più che la concentrazione dei quattro concerti in un periodo delimitato secondo una prassi oggi consolidata, è voluta. Lobbiettivo che ci si propone, attraverso questo piccolo segnale, è di far sì che lappuntamento con la musica organistica, sia meno evento e sempre più una piacevole e sentita consuetudine, frutto di una esigenza primaria dello spirito, e non dunque festivaliera, e in tal modo profondamente radicata nella cultura individuale e collettiva.
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10/05/2005
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