Come facilmente pronosticabile alla vigilia, il terzo appuntamento della stagione teatrale del "Persiani" di Recanati, ha fatto riscontrare l'ennesimo successo di pubblico. Dopo il suggestivo spettacolo di Milva e l'eccezionale balletto dell'argentino Julio Bocca, il tempio della musica e della cultura recanatese ha ospitato, tra venerdì e domenica, l'opera simbolo del "Piccolo Teatro di Milano", ovvero, l'Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, per la regia di Giorgio Strheler.

Protagonista delle numerose rappresentazioni andate in scena è stato il settantacinquenne Ferruccio Soleri, un vero e proprio evergreen dei palcoscenici, che da oltre mezzo secolo veste i panni dell'Arlecchino, continuando a ballare e a recitare con l'entusiasmo della prima volta.

Un entusiasmo che non lo abbandona mai e che lo accompagna anche fuori dal palcoscenico, come dimostrano le poche ma esaustive parole da lui annotate nel registro dei visitatori al  Museo dedicato ai cimeli del grande Beniamino Gigli. "Sono commosso ed entusiasmato da questo museo" così l'artista ha voluto immortalare il suo passaggio nel museo che racconta la storia e le vicende del grande tenore recanatese.

Accolto dal primo cittadino Fabio Corvatta, Soleri, ha inoltre visitato, nella giornata di ieri, il museo della chitarra e le sale del palazzo comunale manifestando grande interesse e curiosità, portando così avanti la tradizione iniziata dai suoi predecessori, ovvero coloro che hanno calcato dall'inizio dell'anno il palcoscenico del "Persiani", ospiti, dopo le esibizioni, del primo cittadino Corvatta.

Archiviata positivamente la terza tappa del cartellone 2005, si attende ora il quarto e ultimo appuntamento prima della sosta estiva, il "Così fan tutte" di Mozart, opera lirica che verrà rappresentata in Piazza Giacomo Leopardi il nove luglio. Prima dell'atteso evento, il "Persiani", aprirà le porte agli studenti delle scuole recanatesi, i quali metteranno in scena, dal 29 al 31 maggio, "La storia della bambola abbandonata", un progetto fortemente voluto sia dall'amministrazione che dal "Piccolo di Milano", volto a far avvicinare il mondo dei giovani all'affascinante circuito teatrale.