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Alanis torna al passato e conquista tutti. O quasi...

| MILANO - Tutti uniti da un'unica passione musicale...

di Cristian Buda*


Prendete un palazzetto da 15000 persone, aggiungeteci lo stesso numero di appassionati di musica e mettete al centro della scena un'artista poliedrica e frizzante come Alanis Morissette e avrete come risultato il meraviglioso show milanese che la cantante di Ottawa ha regalato a tutti i suoi fans.

Fans che si sono messi in coda davanti ai cancelli fin dalle prime ore del mattino pur di trovare un posto nelle primissime file, fans che da anni seguono Alanis in tour mischiati a quelli che hanno avuto solo quest'anno l'occasione di vedere la propria beniamina dal vivo. Tutti uniti da un'unica passione musicale.

Alanis sembra divertirsi facendoli soffrire per quasi 40 minuti, questo il ritardo con cui la sua band esce sul palco. L'effetto è, fin da subito, travolgente: bastano le prime note, i primi giri di accordi per intuire la prima canzone, Eight Easy Steps, che il pubblico va subito in delirio, accompagnando così l'entrata della cantante sulla scena con grande energia. Vestita con pantaloni di pelle e un top paiettato in coordinato all'ormai storica fender e nuovamente con i capelli lunghi, con un look che segna un ritorno al passato, Alanis apre subito con uno dei pezzi piu rockeggianti del suo ultimo lavoro.

Lo show continua con un'altro pezzo rock, questa volta un classico come All I Really Want, in cui Alanis sfoggia per la prima volta nella serata la sua celebre armonica, per la gioia dei 15000.

E poi avanti, tutto d'un fiato, con i classici del calibro di Hands Clean, Head Over Feet, You Learn, You Oughta Know intervallati da ballate come Flinch e Everything e un'insolita Hand in My Pocket, rivisitata e rallentata ma anche, purtroppo, depurata da parte del suo spirito originale. Nel mezzo, anche delle novità rispetto alle scalette proposte negli ultimi anni, tra cui spicca Can't Not, una delle canzoni più riuscite, seppur non famosissima, del suo secondo e intesissimo album, Supposed Former Infatuation Junkie, eseguita magistralmente. Sempre tratto dal suo lavoro del 1998 la Morissette rispolvera anche la frizzante So Pure, mentre tra le altre novità in scaletta canta pezzi più recenti come Spineless e la popeggiante Doth I Protest Too Much.

Prima di salutare per la prima volta il pubblico Alanis propone un altro pezzo tratto dal celebre Jagged Little Pill (di cui ricorre il decennale dell'uscita quest'anno), Wake Up, con un finale di puro rock, forse la cosa piu energica di tutto il live, che manda assolutamente in delirio il suo pubblico.

Alanis esce cosi di scena, salutando i fans, ma tutti sanno che questo non è altro che il preludio ai due ormai consueti "bis" da due canzoni l'uno. Per il primo "bis" la Morissette sceglie due ballate cariche di emozioni, durante le quali porta a spasso la sua meravigliosa voce dove vuole, ovvero Your House (cantata a cappella per la prima metà) e Uninvited.

Poi di nuovo una finta fine e il secondo e ultimo "bis". Questa volta è il tempo dei due classici che tutti aspettano e che non possono mancare: la piu famosa, Ironic, durante la quale Alanis si diverte a duettare con il proprio pubblico, e Thank U, ormai da anni la canzone che per i fans significa il congedo e l'arrivederci all'anno prossimo.

E così l'artista canadese benedice e saluta tutti, questa volta per davvero, dopo circa un ora e tre quarti di concerto, un po breve ma in linea con quello a cui ha sempre abituato tutti, da anni, offrendoci una performance assolutamente convincente per quasi tutta la durata dei 100 minuti, durante i quali l'abbiamo vista cantare spesso con un sorriso contagioso, dimenarsi nuovamente sfoggiando la lunga chioma al vento e raccogliersi nei pezzi piu intensi proposti, mettendo in scena tutta le sfaccettature della sua essenza artistica e scenica. Uno spettacolo che ha appagato tutti gli appassionati della sua musica ma che ha lasciato parzialmente con l'amaro in bocca il gruppo di fans piu propositivi, che per l'occasione aveva preparato coreografie fatte di pop corn e insolite api danzanti giocando sulle parole dei ritornelli di due canzoni che, contrariamente alle attese, non sono state proposte: Front Row e la leggera Knees Of My Bees.

*Creatore del sito www.alanisjunkie.com/

02/05/2005





        
  



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