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Completamento del Palacongressi: la Margherita segnala presunte irregolarità nel project financing

San Benedetto del Tronto | I privati propongono la realizzazione di una multisala cinematografica. Nel piano comunale dei lavori si parlava di un teatro e sale convegni

La Margherita contesta la legittimità del project financing per il completamento del Palacongressi di San Benedetto. L’iter del progetto si trova attualmente nella fase conclusiva: la “Filippo Calabresi & C. Snc”, insieme allo studio “Comes Srl”, è il “soggetto proponente” della trasformazione del Palacongressi in multisala cinematografica.
 
L’amministrazione deve tuttavia comparare questo progetto con quello della ditta “Pennile Spa” di San Benedetto (che per legge non può stravolgere quello del soggetto proponente), quindi decidere quale dei due realizzare, salvo il diritto di prelazione del proponente medesimo.
 
Le obiezioni della Margherita riguardano il fatto che il Palacongressi fu realizzato con contributi della Cassa per il Mezzogiorno (11 miliardi di lire) per finalità culturali ed economiche, in particolare convegnistiche. E che tali finalità fossero state ribadite in due occasioni: nel Piano triennale dei lavori pubblici adottato dal consiglio comunale il 30 settembre 2002; nel bando per il completamento dell’opera, con scadenza 30 giugno 2003 (importo necessario stimato in 10 milioni e 400 mila euro), andato deserto e quindi reiterato con scadenza 31 dicembre dello stesso anno.
 
Il progetto Calabresi/Comes, secondo la Margherita, sarebbe appunto difforme dalle finalità indicate dall’amministrazione. La spesa prevista dal privato era inoltre dimezzata rispetto ai 10 milioni di euro sopra indicati. Spesa a carico del privato, sempre in cambio della gestione trentennale del Palacongressi.
 
La Margherita contesta inoltre la mancanza di trasparenza nel comportamento dell’amministrazione comunale, e il fatto che essa non avrebbe realizzato l’interesse pubblico nelle migliori condizioni (articolo 37 ter della legge 109/1994). Avrebbe invece accettato un progetto difforme dalle finalità indicate con scadenza 30 giugno: altri soggetti, infatti, potevano essere interessati a realizzare una multisala. Un’idea escogitata e proposta da Calabresi/Comes, che così facendo non si sarebbero attenuti alle precedenti indicazioni.
 
Rispetto al piano triennale dei lavori pubblici approvato dal consiglio comunale, infine, la decisione presa dalla giunta comunale il 10 settembre 2004, di ritenere ammissibile il progetto Calabresi/Comes, realizzerebbe un’indebita appropriazione di competenze del consiglio, ovvero lo stravolgimento di un suo precedente pronunciamento.

22/05/2005





        
  



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