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Cittadinanzattiva su ricetta con principio attivo: la sostituibilità non è un problema.

| Roma - Urgente rompere il monopolio delle farmacie private.

 “Rispettiamo l’autonomia decisionale dei medici riguardo alle scelte terapeutiche, ma non siamo convinti che la prescrizione del principio attivo piuttosto che del nome commerciale del farmaco la metta in discussione”. Queste le dichiarazioni di Stefano Inglese, responsabile nazionale del tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in merito alla discussione sollevata dall’Antitrust sulla sostituibilità dei farmaci in ricetta.


“E’ vero che il risparmio sul costo del farmaco non  può essere il fattore determinante nella scelta di una terapia, ed è altrettanto vero che la prescrizione del principio attivo, piuttosto che del nome commerciale, rischia di spostare il problema dai medici ai farmacisti. Ma si può consentire la sostituibilità da parte del farmacista senza che ciò metta in discussione le scelte terapeutiche dei  medici. La diffusione di questa modalità di prescrizione in giro per l’Europa, Gran Bretagna e Germania in testa, ne rappresenta un esempio evidente”.

“D’altro canto”, ha continuato Inglese, “non può essere considerato casuale che proprio in questi Paesi la diffusione dei farmaci generici sia tra le più significative, e non da oggi.

 Insieme ai medici di famiglia abbiamo promosso l’introduzione dei farmaci generici nel nostro Paese attraverso campagne di informazione quando ancora del tema non si occupava nessuno. Quella scelta è più che mai attuale e necessita di messaggi attenti nei confronti della opinione pubblica, che non mettano minimamente in discussione la affidabilità di quegli stessi farmaci.

Se la marca di un generico può pregiudicare qualità e sicurezza dello stesso è su questo che bisogna intervenire, e con rapidità, visto che i cittadini possono usufruirne anche indipendentemente dalla prescrizione.

Quanto ai farmacisti privati, ci sembra che facciano di tutto per superare anche questa stagione senza troppi danni per i propri interessi particolari.

E’ venuto il momento di riportare il nostro Paese in Europa, facendo largo alla liberalizzazione delle licenze, alla rottura del monopolio attuale e alla possibilità di vendere i farmaci senza obbligo di prescrizione anche nei supermercati. I risparmi di spesa per i cittadini sarebbero, probabilmente, assai più significativi.

25/05/2005





        
  



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