Dopo sei mesi di entusiasmante lavoro si chiude presso la scuola G.Moretti di San Benedetto il   Progetto  Educazione alla Legalità  con il tema di quest’anno incentrato sulla pace e dal titolo       “ Ci vuole un villaggio per crescere un bambino nella pace”.  Aperto il 19 novembre 2004 con l’intervento dell’attuale presidente della Puglia Niki Vendola in qualità di Vice Presidente della Commissione Antimafia e chiuso con la presenza della Professoressa Ordinaria presso la Facoltà di Lettere della Università di Padova Brunilde Neroni.

“Lo chiudiamo a coronamento – afferma la Prof.ssa Anna Rosa Cianci – di altri due importantissimi progetti che stiamo seguendo in questa scuola già da diversi anni. Uno di questi è  <  Interculturalità >  portato avanti dalla funzione strumentale  “Vita Monica” . E uno  di                 < Educazione Ambientale >  portato avanti dall’insegnante Silvana Guardiani. Questa scuola ha quindi fatto di suo tre eccellenze ; l’educazione alla legalità, all’interculturalità, e quello all’ambiente.  Questi tre si innestano in quello di continuità che abbiamo nella scuola dell’infanzia, in quella primaria  e media  “

Rispetto dell’ambiente, dei diritti degli altri, di accettare il “diverso”, sia per questioni di handicap o semplicemente per un diverso colore della pelle o di nazionalità. La mancanza di coscienza nell’osservare questi semplici ma fondamentali principi etici deriva molto spesso dalla semplice ignoranza. E la prova che i bambini della scuola Moretti abbiano recepito questo appello lo dimostra la incredibile varietà di disegni, collage, pensieri con i quali hanno riempito la mostra articolatasi in tre settori tanti quante le tematiche. Efficacissimo e significativo quello delle “ 4 R ; Riduci, Ripara, Riusa, Ricicla “ per il tema dell’ambiente. O quello per il tema della Pace ;
“P..ace A..more C..omprensione E..mozione. “

Aggiungeva la Prof.ssa Cianci : “ Ultimo, in ordine di riconoscimento e apprezzamento per il lavoro svolto dagli alunni viene dal Pubblico Ministero Picardi, che in occasione di una sua relazione su temi di “Legalità” si è complimentato per la gentilezza dei modi e dell’educazione in barba a certi passati sondaggi che riportavano come i bambini italiani fossero giudicati  tra i più ineducati d’Europa. Quindi un grande ringraziamento va all’insegnante Cesarini Cimini che ci ha aiutato con grande devozione ed umanità “.

Professoressa Neroni, la pace , eterno problema ed aspirazione..
“ Mi occupo di questo problema da quando ho tradotto Ghandi in italiano, nel lontano 88’. E in seguito a questo impegno sono diventata e sono membro del Movimento Pacifista Italiano ed Internazionale. Ciò comporta di andare anche nelle scuole, per testimoniare l’attività del pacifista che cerca di manifestare quello che è, nel suo impegno. Io faccio la traduttrice e l’insegnate e il pacifismo ha assunto in me le vesti di cui sopra. Come Ghandi ci insegnava deve essere un impegno che parta da dentro. “

Cosa ne pensa della recente vicenda della Clementi in Afghanistan ? 
“ E’ una persona sicuramente molto coraggiosa andando in questi luoghi a fare volontariato in un impegno in prima persona. Ma ci sono molte persone impegnate in varie attività di volontariato e pacifiche delle quali non si parla, in Africa, dove ci sono ben sedici conflitti in atto ma nessuno ne parla ; forse perché non c’è il petrolio. Anche lì spariscono dei volontari e nessuno muove un dito.”

Si può dire che queste organizzazioni di assistenza non violenta non siano altro che la messa in pratica di quegli ideali di Pace da lei accennati ?
“Sono alcuni ideali di pace messi in pratica. Si possono condividere anche rimanendo nel proprio territorio, lavorando nel proprio paese come, per esempio gli insegnanti di questa scuola. Insegnare la pace è nobile dovunque la si faccia. Come l’educazione stradale.”

<…..io voglio che le culture di tutti i paesi soffino liberamente come il vento nella mia casa…>

Così inizia una famosa massima di Ghandi che,  tradotta dagli allievi della G.Moretti,  dà il benvenuto ai visitatori nella hall della scuola.