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inaugurazione della nuova sede del Centro Icaro, Informagiovani e Centro Giovanile

Monte Urano | Dopo il taglio del nastro è stato proiettato il film "Questa vita... ce la smezziamo?"

Oltre di 150 persone ieri sera hanno preso parte ad un interessante evento voluto dai Servizi Sociali del Comune di Monte Urano, dall'Ambito Sociale 20 e dalle Associazioni di Volontariato del territorio, in primis Farsi Prossimo, la Parrocchia di San Giovanni, e Il Cerchio.

L'evento in verità è doppio: dapprima c'è stata l'inaugurazione della nuova sede del Centro Icaro, Informagiovani e Centro Giovanile. Alla presenza degli operatori, dei ragazzi e della cittadinanza, sono intervenuti il sindaco Francesco Giacinti, l'assessore Moira Canigola, don Enrico Brancozzi ed il Coordinatore d'Ambito Alessandro Ranieri.

Subito dopo, nel vicino cineteatro Arlecchino è stata data la "prima mondiale" del film "Questa vita... ce la smezziamo?", tappa finale di un "Progetto Videogenerazioni 2004" scaturito dal tavolo tematico "Minori e famiglia" dell'Ambito Sociale 20 che ha visto coinvolte 13 Associazioni di tutto il territorio più l'ottima "Onda Anomala", la TeleStreet di Porto Sant'Elpidio che ha curato le riprese ed il prodotto finale. Come hanno evidenziato il regista, Lorenzo Diomedi, e l'animatore territoriale, Marco Milozzi, il percorso è stato lungo e complesso ed ha visto protagonisti adulti e ragazzi di Porto Sant'Elpidio, Monte Urano e Sant'Elpidio a Mare, appartenenti a Parrocchie, Azione Cattolica, Agesci, Centri di Aggregazione, Focolarini, Gioc; e poi ancora, Alessandro Marziali dell'Associazione Vivaldi, che ha curato le musiche insieme a Marco Milozzi, L'Alveare e Il Cerchio che con Ida Foresi hanno curato la riuscita dell'evento e contribuito alla riflessione e al dibattito sul mondo dei giovani.
 
Il film parla del conflitto tra le generazioni narrando la storia di un ragazzo, interpretato da Marco Giuliani, sballottato in diverse città dal padre (Giovanni Sbaffoni) in perenne conflitto con la madre del ragazzo (Anna Maurizi). Pian piano nella loro vita entrano a far parte relazioni significative, soprattutto con un'altra famiglia (Francesco Tosoni, Andrea Larpitelli e Cristiana Iommi), nasce una piccola rete di rapporti e si avvia un cambiamento in positivo. Come dirà il protagonista nel finale "la musica non è nelle cuffiette, è introno a me, devo saperla ascoltare. Per fare la musica c'è bisgono che qualcuno ti dia la nota. Da solo non puoi farcela"

10/06/2005





        
  



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