La presenza della nazionale di sci alpino a San Benedetto nel periodo estivo è ormai un “must”. Forti i legami acquisiti nei quasi dieci anni di ritiri estivi che la nazionale trascorre nella città delle palme. E quest’anno, con le olimpiadi invernali alle porte, essa riveste una importanza ancora maggiore. A iniziare la serie è toccato quest’anno agli atleti della disciplina più massacrante ma forse più leggendaria dello sci; ovvero il gigante. Massimo Blardone, Davide Simoncelli, Peter Fill, Mirko Deflorian, Arnold Rieder per citare alcuni degli atleti presenti allo stage estivo.

L’occasione dell’incontro svoltosi all’Hotel Sporting  è data dal fatto che il Comune di San Benedetto, per mano dell’assessore Bruno Gabrielli ha voluto offrire un regalo (litografie su ceramiche) in segno di benvenuto alla nazionale. Per il responsabile settore squadre  Peter Roda :” Sono ormai più di dieci anni che veniamo qui. Quindi per noi San Benedetto è uno sponsor importante per la Federazione. Oltre ad essere un piacevole centro marittimo è anche molto attrezzato con palestre di ottimo livello. Quindi è l’ideale per questo tipo di preparazione. Sono diversi gruppi che si alternano con una media di cinque sei giorni ciascuno. Questo è uno dei più importanti in quanto sono gli atleti del “gigante” e perciò Coppa del Mondo. Quest’anno il nostro impegno è raddoppiato perché con le olimpiadi in casa ci sentiamo in dovere di dare il massimo per fare risultato.”

Massimiliano “Max” Blardone, 25 anni di Domodossola.. Vittoria nella gara gigante ad Adelboden in Svizzera (Coppa del Mondo) nel febbraio di quest’anno. Due quarti posti nell 2002. Un quarto e sesto posto nel 2003. Due secondi posti nel 2004. Quinto nella classifica finale di Coppa di quest’anno. In poche parole l’attuale “punta di diamante “ della squadra.
“La vittoria di Adelboden è forse quella che mi ha dato più soddisfazioni perché a detta di tutti è uno dei giganti più difficili. Sono riuscito a vincere io dopo tanti anni per l’Italia quindi sono veramente contento. E’ stato forse il coronamento dei risultati ottenuti negli ultimi cinque anni.
Abbiamo avuto periodi buoni e meno buoni. Però ce la metteremo tutta per cercare di ottenere il maggior numero di risultati positivi alle prossime Olimpiadi di Torino.”

All’incontro erano presenti, il responsabile della FISA (federazioni italiana sport alpini) Pieroni, l’istruttore tecnico Gaudagnini, il preparatore atletico Micotti ed il fisioterapista Salvetti. E per la provincia l’Assessore allo Sport Nino Capriotti.
“Questo fu un grandissimo accordo fatto con la Fisa dal Comune di San Benedetto veramente innovativo portando nella città la nazionale di sci alpino. Di conseguenza anche un grosso veicolo pubblicitario per San Benedetto perché avere una nazionale in loco è comunque un attributo di prestigio. Sono passati negli anni grandissimi campioni con fior di medaglie vinte. Quindi per noi oltre che un piacere è anche un onore.”

Chiudeva il rappresentante della Fisa Maroni . “ Noi non possiamo contare sugli introtiti di altri sport. I nostri tecnici di valore mondiale spesso e volentieri, per l’amore che portano alla struttura della federazione, rinunciano alle offerte dall’estero per rimanere con noi. Considerate e rendete noto i sacrifici che questi ragazzi fanno stando fuori dieci mesi su dodici. Trasferte penose da un emisfero ad un altro. Infortuni che ne rendono difficile il rendimento e non vengono ampliati dalle cronache a dismisura come in altri sport. Sono tutti ragazzi umili e allo stesso modo grandi campioni.”